Inchiesta appalti, Bondi e Matteoli si difendono: “Calunnie”

Cronaca
Sandro Bondi e Altero Matteoli - Credits: Lapresse
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Il ministro dei Beni culturali e quello delle Infrastrutture smentiscono la notizia pubblicata su alcuni quotidiani su conti esteri e movimenti bancari transitati in una filiale del Lussemburgo. “Una notizia semplicemente comica”

"Non ho, né mai ho avuto conti aperti né disponibilità in banche estere, tantomeno in filiali di banche italiane operanti in Lussemburgo. Non possono dunque esistere operazioni bancarie direttamente o indirettamente a me riconducibili, ovvero a persone a me collegate".

Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli smentendo la notizia pubblicata su alcuni quotidiani secondo la quale ci sarebbe un conto riconducibile al ministro in una banca operante in Lussemburgo.

"Quanto riportato da alcuni quotidiani è quindi assolutamente falso e calunnioso, specie per me che all'estero non ho mai messo piede in una banca. Ho già dato mandato al mio legale di proteggere il mio buon nome in ogni sede".

Pochi minuti dopo, arriva anche la smentita di Sandro Bondi: "Sapevo di vivere in un paese barbaro e incivile almeno per le persone oneste, ma non fino a questo punto" scrive il ministro dei Beni culturali. "Apprendo oggi su Libero che il mio nome figurerebbe in una inchiesta su movimenti bancari transitati per una filiale di Unicredit a Lussemburgo. Si tratta - aggiunge - di una notizia semplicemente comica. Purtroppo so bene che quando i fatti saranno accertati sarà sempre troppo tardi per rendere giustizia alla mia onestà. Comunque in riferimento alle notizie riportate oggi sui quotidiani Libero e Il Fatto, gli autori delle calunnie ne risponderanno presto in tribunale".

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