Un click (e un flash-mob) per cambiare il mondo

Cronaca
Marcia Mondiale per la pace e la Nonviolenza - Trieste, 7 novembre 2009 - Foto di Fulvio Celsi for S4C
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Sabato 29 Maggio un enorme flash-mob invaderà Piazza del Popolo a Roma. Ad organizzarlo è Shoot For Change, network di fotografi (amatoriali e professionisti) che vogliono cambiare il mondo a colpi di fotografie

Shoot for Change: guarda le foto

di Nicola Bruno


L'appuntamento è per sabato 29 Maggio, in Piazza del Popolo a Roma. Alle ore 17 in punto, centinaia di persone inizieranno a correre verso il centro. Ci saranno lunghi nastri lungo i quali i partecipanti cominceranno a incolonnarsi. Fino a quando non si completerà la figura e dall'alto si potrà vedere un enorme simbolo della pace. Fatto di persone in carne ed ossa. Di cosa si tratta? Di un flash-mob, ovviamente. Simile a quelli già organizzati di recente nella capitale (lo scorso 21 aprile è stato realizzato un girotondo umano intorno al Colosseo ), ma con una finalità più impegnata: sostenere la candidatura di Internet al premio Nobel per la Pace. Oltre al collettivo FlashMob Roma, tra gli organizzatori dell'iniziativa c'è anche Shoot4Change.

Un network internazionale nato circa un anno fa in Italia, che raggruppa circa cento di fotografi impegnati nel sociale. Ci sono reporter del calibro di Ed Kashi e Gabriele Torsello, ma anche decine di fotografi amatoriali che decidono di mettere i propri scatti al servizio (gratuito) di Ong ed Onlus che non hanno le competenze e le capacità per documentare le proprie iniziative. Dagli slums di El Cairo alle gare di solidarietà organizzate in Congo, passando per i braccianti-Sikh che lavorano nelle campagne dell'Agro-Pontino, i fotografi di S4C realizzano reportage di forte impatto visivo e giornalistico. Molte, poi, sono le iniziative sociali seguite direttamente dai membri del network, come il No-Mafia Day di Reggio Calabria, le proteste dei cittadini di L'Aquila, la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza  o la nascita della squadra di calcio Liberi Nantes .

In queste occasioni, S4C mette in campo un modello innovativo di produzione, che il fondatore Antonio Amendola definisce crowd-photography: il servizio fotografico finale è il risultato di tutti i contributi arrivati dagli utenti aderenti al network. Come nel caso del progetto "Ghosts/Fantasmi”: sono intervenuti decine di fotografi da tutto il mondo per documentare la situazione degli homeless ai diversi angoli del pianeta. Tra le ultime iniziative promosse da S4C c'è anche il concorso "Shoot 4 Peace": fino al 30 giugno si potranno inviare scatti che interpretano il tema di Internet e Pace. I migliori riceveranno il premio simbolico della pubblicazione su Wired Italia e altre riviste di settore.

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