Sanità, ex primario di Palermo arrestato per corruzione

Cronaca
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I medici Mario Re e Giustino Strano sono finiti in manette per diversi casi di corruzione. I due avrebbero agito in concorso con l'imprenditore Giuseppe Castorina firmando false fatture di prodotti sanitari mai giunti in ospedale

La Squadra Mobile di Palermo e il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno notificato una misura cautelare degli arresti domiciliari all'ex direttore della prima Rianimazione del Civico di Palermo, Mario Re, e a Giustino Strano, responsabile del servizio di Medicina Iperbarica dello stesso ospedale. Entrambi, già indagati, erano stati sospesi dall'incarico. Il provvedimento, chiesto dal procuratore aggiunto di Palermo Leonardo Agueci e dai pm Sergio De Montis, Amelia Luise e Caterina Malagoli, è stato emesso dal gip Pasqua Seminara.
 
Ai due medici sono contestati, in concorso con il manager palermitano della sanità Giuseppe Castorina, diversi episodi di corruzione. In particolare avrebbero ottenuto dall'imprenditore denaro, pagamenti di viaggi e cene. Re, inoltre, si sarebbe fatto pagare la campagna elettorale, organizzata in occasione della candidatura alle elezioni regionali del 2001 nella circoscrizione elettorale di Agrigento, abbonamenti allo stadio in tribuna vip e parte del prezzo di un'autovettura di lusso del valore di oltre 150mila euro. Strano avrebbe intascato, invece, circa 50.000 euro. In cambio, i due sanitari avrebbero attestato falsamente di avere ricevuto prodotti sanitari, in realtà mai ceduti dalla MED LINE S.r.l., la ditta di Giuseppe Castorina. La merce, però, mai arrivata al Civico, sarebbe stata regolarmente pagata dall'ospedale.


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