Ancora critica situazione contagi
(ANSA) - CATANZARO, 30 DIC - Mentre il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, esprime soddisfazione per come procede la campagna vaccinale, la Calabria continua a presentare una situazione critica riguardo la diffusione del Covid.
Occhiuto ha rilevato come nella giornata di mercoledì scorso "la Calabria sia stata la regione che, rispetto ai target del Commissario Figliuolo, ha vaccinato di più in Italia. Nelle ultime 24 ore - ha aggiunto - sono state somministrate quasi 24 mila dosi, il 50% in più rispetto alle 15.645 inoculazioni fissate come obiettivo dalla struttura commissariale nazionale".
Non sono confortanti, invece, i numeri relativi alla diffusione del virus sul territorio regionale. Le persone alle quali oggi è stato riscontrato il Covid sono state 1.604 (ieri erano state 1.590), a fronte di 8.263 tamponi effettuati. Il tasso di positività è aumentato dal 12,44% al 19,41 ed i nuovi decessi sono stati 9. E' positivo, comunque, il fatto che sono diminuiti di 8 unità i ricoveri nei reparti di area medica, mentre sono rimasti stabili quelli nelle rianimazioni, fermi a 28.
Secondo la fondazione Gimbe, tra il 22 ed il 28 dicembre in Calabria è stata registrata una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi di 635 per centomila e si è evidenziato un aumento del 27,9% dei nuovi casi. Sopra soglia di saturazione, inoltre, i posti letto in area medica (28%) e quelli in terapia intensiva (13%). La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale, ha riferito ancora Gimbe, è pari al 72,9%, a fronte di una media nazionale del 78,1. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 51,2% (media Italia 58,9%).
Intanto, i presidenti dei Consigli comunali di Petilia Policastro, Mesoraca e Roccabernarda, Ferdinando Militerno, Teresa Ferrazzo e Antonio Piro, hanno chiesto l'istituzione nei loro territori di specifiche "zone rosse" al fine di attuare controlli "per evitare episodi di assembramento della popolazione, che determinerebbero - affermano - una pericolosa ed ulteriore impennata della curva dei contagi, con conseguenti gravose ricadute sui presidi ospedalieri". (ANSA).