Sit-in sindaci vibonesi, no a trasferimento vaccini a Reggio

Calabria
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Presidente conferenza, disposti azioni eclatanti, no a 'scippo'

(ANSA) - VIBO VALENTIA, 10 MAR - Sit-in dei sindaci del vibonese contro la decisione del commissario per la sanità della Calabria Guido Longo di trasferire 2000 dosi di vaccino che vanno ad aggiungersi alle mille già dirottate all'Asp di Reggio Calabria. Gli amministratori sono andati davanti l'Asp di Vibo dove hanno incontrato il commissario Maria Pompea Bernardi esternando tutta la loro contrarietà per una decisione "che penalizza fortemente il territorio. Tutti gli sforzi fin qui prodotti per consentire una campagna vaccinale di per sé già difficile, visto che solo il 25% degli over 80 potrà accedere al vaccino - hanno detto - sono vanificati da questa decisione immotivata e assurda". Il corteo si è poi trasferito davanti ai locali dell'ospedale di Vibo dove sono conservate le dosi che attendono di essere trasportate a Reggio Calabria. Al momento il trasferimento è fermo perché si attendono comunicazioni ufficiali e pertanto l'ambulanza inviata dall'Azienda di Reggio sta sostando nel piazzale retrostante il nosocomio.
    "Di fronte a questo 'scippo' - ha affermato Maria Limardo, presidente della Conferenza dei sindaci - insieme a tutti i colleghi non rimarremo fermi e siamo disposti ad azioni eclatanti per garantire il diritto alla salute dei nostri cittadini. Non siamo più disposti a tollerare provvedimenti che penalizzano e mortificano, ancora una volta, questo territorio e non esiteremo ad investire le più alte cariche istituzionali della Repubblica per sapere se anche in questa provincia vige la Costituzione e soprattutto viene garantito il diritto alla salute definito in maniera solenne un diritto fondamentale dell'individuo. Troviamo assurda questa decisione del Commissario che invece di accelerare la campagna di vaccinazione in questo territorio ha pensato di sottrarre dosi a beneficio di altre province. A tutto questo ci opporremo con determinazione e fermezza perché i vibonesi hanno uguali diritti degli altri calabresi e sino ad oggi hanno pagato un prezzo altissimo in tema di disservizi sul fronte sanitario. Sottrarre 3.000 dosi significa che a migliaia di persone resterà preclusa la possibilità di vaccinarsi e questo rappresenta un rischio di ogni singolo individuo, soprattutto degli anziani". 

"Ho avuto modo, questo pomeriggio, di interloquire con il commissario alla sanità della Regione Calabria Guido Longo, che mi ha rassicurato del fatto che procederà a revocare l'ordine in tempi strettissimi l'ordine
di servizio con il quale disponeva stamani l'invio da Vibo a Reggio Calabria, della seconda tranche delle dosi, per un totale di circa 2000". Lo ha affermato il deputato del Movimento Cinque Stelle Riccardo Tucci, che, una volta venuto a conoscenza della situazione si è attivato per trovare una soluzione. "Era necessario intervenire subito - ha aggiunto - per evitare di danneggiare il territorio vibonese che con un eventuale trasferimento di vaccini sarebbe andato incontro ad una serie di disagi, soprattutto a danno della popolazione anziana. Tra l'altro, ho voluto sentire anche il commissario dell'Asp di Vibo, Maria Pompea Bernardi, alla quale ho esternato la mia personale soddisfazione per la gestione del piano vaccinale che da lunedì scorso sta riguardando gli over 80 e che a questo punto non dovrebbe subire intoppi".

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