Minacce e tentativi di estorsione ai danni di coetanei
(ANSA) - CAMPOBASSO, 12 SET - La Squadra Mobile di Campobasso ha denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni locale 12 minori, responsabili di varie aggressioni: si tratta di ragazzi tra i 13 e 15 anni tutti residenti in città, ritenuti responsabili in concorso di lesioni aggravate, minacce aggravate e tentativi di estorsione ai danni di coetanei, anche essi residenti a Campobasso e di età compresa tra i 12 e 14 anni. Gli episodi di violenza hanno trovato il culmine il 27 luglio scorso in un parco giochi. Le vittime, per l'ennesima volta accerchiate e insultate da un gruppo di 10 ragazzi, impaurite e terrorizzate si sono date alla fuga. Una di loro, però, è stata raggiunta dal branco e aggredita da quattro coetanei che l'hanno colpita a ripetizione causandogli ferite con una prognosi di 10 giorni.
Quattro minori - tra questi anche uno dei ragazzi coinvolti nell'episodio del 27 luglio - sono stati denunciati perché ritenuti responsabilii di un altro episodio e per questo accusati dei reati di lesioni, istigazione a delinquere e omissione di soccorso. Il 7 e il 9 agosto scorso hanno aggredito un venditore ambulante del Bangladesh, 50 anni, molto conosciuto in città, senza alcun motivo, provocandogli la frattura di una costola e una prognosi di 30 giorni. "Se pur vero che non tutti i ragazzi coinvolti in queste vicende - evidenziano dalla Questura - hanno tenuto condotte penalmente rilevanti, di certo è che tutti i minorenni hanno avuto un comportamento deprecabile, dal basso contenuto etico e morale, a difesa del gruppo e deridendo la parte offesa, atteggiamenti che rientrano nel fenomeno delle baby gang".
Di fondamentale importanza, nelle indagini di polizia giudiziaria, sono state le denunce presentate delle parti offese e le dichiarazioni rese dai testimoni. "A differenza di quanto emerso nelle precedenti indagini della Squadra Mobile sulle baby gang nel capoluogo - spiegano ancora dalla Questura - questa volta la banda non ha filmato gli eventi per poi diffonderli sui social network, a dimostrazione di un innalzamento del profilo criminale degli indagati". Alcuni dei minorenni indagati già in passato erano stati segnalati all'autorità giudiziaria per gli stessi reati. (ANSA).