Tra gli altri 16 indagati anche ex amministratori abruzzesi
(ANSA) - CASTEL DEL GIUDICE (ISERNIA), 17 DIC - Arrivavano in Italia come turisti e dopo pochi mesi tornavano a casa da cittadini italiani: tutto questo avveniva tra l'Abruzzo e il Molise a beneficio di un numero imprecisato di brasiliani. Per la vicenda sono finite sotto inchiesta 17 persone tra le quali il sindaco del Comune di Castel Del Giudice, Lino Nicola Del Giudice, un funzionario dello stesso Comune, e altre tre persone di Pratola Peligna, due delle quali ex amministratori comunali nella giunta di allora a guida Pd. Gli indagati sono accusati di corruzione in atti d'ufficio e falso ideologico con le circostanze aggravanti. L'inchiesta della Procura di Isernia, è un filone di un'inchiesta più ampia aperta dalla Procura di Firenze. Secondo le ipotesi di reato gli indagati in accordo tra loro, avrebbero messo su una organizzazione tramite la quale i richiedenti provenienti dal Brasile offrivano denaro e altro agli amministratori per farsi rilasciare la cittadinanza per diritto di sangue, pur in mancanza dei requisiti.