Protesta docenti contro la guerra e per nuovo contratto
"Giù le armi, su i salari". È lo slogan dello sciopero generale indetto per venerdì 2 dicembre dai Cobas scuola e dalle organizzazioni sindacali di base: in programma una manifestazione a Sassari in piazza Castello. Nel mirino la guerra, la prossima legge di bilancio e i problemi dell'istruzione. Con la richiesta di un rinnovo del contratto nazionale della scuola alternativo a quello sottoscritto dagli altri sindacati.
"Vogliamo un contratto con aumenti significativi uguali per tutti che permettano realmente - spiegano i Cobas - di recuperare il 20% del potere d'acquisto perso negli ultimi decenni e di difendere i salari drammaticamente peggiorati dalle guerre in corso".
Nel mirino anche la proposta di recovery fund, "che programma - denuncia la sigla - di utilizzare i fondi disponibili prevalentemente per la digitalizzazione selvaggia delle scuole". Nella piattaforma di rivendicazioni anche "la stabilizzazione del precariato e una vera, qualificata e rapida, campagna di assunzioni". Con significative modifiche relativamente ai concorsi, per l'assunzione del personale docente e Ata "che tenga conto dei diritti pregressi e con stabilizzazione dei docenti con tre anni di servizio e degli Ata con due anni".
E ancora: organizzazioni sindacali di base contro la formazione di classi con 30 e oltre alunni e contro "il lavoro gratuito degli studenti nei tirocini lavorativi e negli stage, con il rischio strutturale di morire sul lavoro, come è avvenuto recentemente a studenti di 18 e 16 anni".