Aspal e Sardegna Film Commission promuovono corso di formazione
Un corso di formazione professionale gratuito per i Green manager nell'audiovisivo e spettacolo dal vivo. E' frutto della sinergia tra l'Aspal, l'Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, e la Fondazione Sardegna Film Commission. Il corso, la cui data di inizio verrà comunicata a novembre, è rivolto a 10 partecipanti ed è uno tra i primi di formazione pubblica in Italia e il primo in Sardegna. Le domande dovranno essere inviate entro e non oltre le ore 19 del 6 novembre prossimo all'indirizzo formazionefsfcaspal@sardegnafilmcommission.it
Richiesto dalle industrie del settore audiovisivo, il Green manager si occupa di ridurre l'impatto sull'ambiente dei set, definendo criteri e protocolli e certificando il livello di sostenibilità ambientale delle produzioni in relazione al rispetto di una serie di parametri e target. Opera anche nell'ambito di eventi culturali, festival, rassegne e spettacoli dal vivo per garantire la sostenibilità ambientale, in linea con l'Agenda 2030. Una figura in sintonia con il Sardegna Green Film Protocol - il protocollo di sostenibilità dei set - adattato dalla Film Commission alla realtà isolana e riconosciuto come buona pratica a livello internazionale.
"La Regione crede fermamente nell'innovazione rappresentata dal settore audiovisivo - spiega l'assessora del Lavoro Alessandra Zedda - una frontiera che pone la Sardegna all'avanguardia nel mondo e che intendiamo ancora sostenere perché è da queste eccellenze che nasce un'occupazione degna e capace". La Film Commission seguirà l'organizzazione del percorso formativo in collaborazione con i partner nazionali e internazionali, tra i quali Italcert, Mite, Arpas, Cartoon Italia, Ecomuvi, Italian Film Commissions e Rai Ragazzi.
"E' un corso di alta formazione che ci proietta nel futuro: le produzioni cinematografiche e l'approccio green infatti faranno sempre più parte del nostro quotidiano - sottolinea Maika Aversano, direttrice generale dell'Aspal - Questo corso migliora il livello di occupabilità dei giovani sardi, in un mercato del lavoro che cambia in fretta e richiede figure professionali al passo con i tempi".