Ovicapirno, anche Cia diserta Commissione e attacca Solinas

Sardegna

"Responsabilità su danni a comparto in capo alla sua Giunta"

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Anche la Cia, come i pastori, non parteciperà alla riunione convocata per omani dalla Quinta commissione del Consiglio regionale, alla quale sono stati invitati i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole con lo scopo di avviare un confronto sul documento presentato dagli allevatori in cui si lamenta la perdita di risorse comunitarie a danno dell'intera comunità zootecnica. L'organizzazione di categoria diserterà l'incontro perché ritiene la convocazione "lontana dallo spirito del confronto e della concertazione propria della tutela degli interessi del comparto ovicaprino". Quanto ai pastori, si sono dissociati contestando il fatto di essere stati chiamati in commissione solo come auditori.

Per la Cia, le preoccupazioni espresse dai pastori senza bandiera "sono legittime e condivisibili", per questo chiede alla Regione "risposte immediate e chiare in vista della nuova stagione programmatoria comunitaria che si avvierà l'1 gennaio 2023 e ritiene "superfluo il tardivo coinvolgimento delle organizzazioni professionali agricole, che a oggi appare come il pretesto per scaricare su altri responsabilità che sono esclusivamente della Giunta e del presidente rispetto alle risposte celeri ed efficaci che il mondo ovicaprino sardo si attende legittimamente".

"Le problematiche evidenziate dai pastori senza bandiera - ricorda la Cia - erano state già sollevate in passato in occasione del tavolo di partenariato nazionale dal 28 dicembre 2021, senza ottenere alcuna risposta in merito, vedendosi negato qualsiasi confronto". "Il presidente Solinas e la Giunta - incalza l'organizzazione - si assumano ora la responsabilità delle decisioni prese, scelte che hanno prodotto e produrranno in futuro gravi danni all'economia agricola dell'Isola".

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