Consiglieri di minoranza ribadiscono, "Nieddu si deve dimettere"
"L'assessore della Sanità Mario Nieddu si deve dimettere e la sanità sarda va commissariata". Lo sostengono tutti i gruppi di opposizione del Consiglio regionale che, dopo la manifestazione di sabato a Cagliari e i botta e risposta dei giorni scorsi, incalzano la maggioranza e la Giunta di centrodestra. "Nieddu ha chiesto poteri straordinari per gestire la crisi della sanità sarda - ha detto Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd incontrando la stampa prima della seduta dell'Aula convocata per questa mattina -, allora significa che è incapace di governare con i poteri ordinari: a questo punto si dimetta e arrivi un commissario".
"In tutte le Regioni il problema della sanità è stato affrontato in prima persona dai rispettivi governatori - ha aggiunto Francesco Agus, alla guida dei Progressisti - l'unico che ha delegato tutto è stato il presidente Solinas. I problemi della sanità sono comuni a tutta la Sardegna".
Dai problemi dei pronto soccorso "ormai al collasso perché intasati da accessi che potrebbero essere risolti smaltendo e liste d'attesa per le visite specialistiche", ha specificato Agus, a reparti Covid "ormai ipertrofici e sovradimensionati che tolgono posti letto ad altre specialistiche urgenti". Il rappresentante dei Dem, Ganau, ha ricordato che al momento la rete ospedaliera attuale è quella nata dalla riforma della precedente Giunta Pigliaru, ma che non è applicata e che in quella norma "non c'è mai stato alcun atto che intendesse chiudere ospedali: l'assessore smetta di guardare indietro".
Per quanto riguarda la carenza dei medici, sottolineata più volte dall'assessore Nieddu, Il capogruppo del Pd precisa che l'Isola ha l'indice più elevato per numero di medici in base alla popolazione e dà le cifre: "Nel 2018 erano presenti nel sistema sanitario regionale 4.116 medici, nel 2020 erano 4.031, mancano cioè solo 80 medici. Queste - si chiede Ganau - sono le cifre utilizzate per giustificare il disastro della sanità sarda?". I colleghi dell'opposizione rincarano la dose. Per Michele Ciusa (M5s) "l'assessore si dovrebbe occupare di sanità e non di dirigenza sanitaria" e Daniele Cocco (Leu-Demos-Possibile) ha insistito sull'assenza di atti programmatori da parte dell'Ares in questi quasi 4 anni.