"Una ciocca di capelli" per le donne iraniane al Man Nuoro

Sardegna

Iniziativa con Fidapa, immagini dell'artista Mobina Nouri

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"Una ciocca di capelli" in solidarietà con le donne iraniane: è la manifestazione ospitata dal museo Man di Nuoro, in collaborazione con le donne dell'associazione Fidapa, che ha visto oggi il primo taglio simbolico nei locali del museo nuorese.
    Le volontarie di Fidapa raccoglieranno nuove ciocche al Man sabato 22, martedì 25 e domenica 30 ottobre, dalle 17.30 alle 19.30, di chiunque voglia dare un segno di solidarietà alle donne iraniane, che saranno simbolicamente consegnate all'ambasciata dell'Iran a Roma.
    Un'iniziativa forte che si allarga a macchia d'olio in numerose città italiane, in risposta alla morte in carcere di Mahsa Amini, una ragazza di 22 anni arrestata per non aver indossato correttamente il velo.
    L'iniziativa del museo nuorese ha sullo sfondo l'immagine dell'artista iraniana Mobina Nouri dal titolo "They kill us in your silence, 2022". "Una ciocca per la libertà nasce da un incontro con le volontarie Fidapa e dalla nostra sintonia con altri musei italiani, che hanno proposto alcune iniziative in sostegno alle donne dell'Iran - spiega la direttrice del Man Chiara Gatti -. L'obiettivo del museo è quello di guardare al presente, che purtroppo ci mostra tutti i giorni stravolgimenti politici e sociali, guerre. Il Man non vuole rimanere indifferente e in quest'ottica si inseriscono le prossime iniziative come la mostra Picasso e Guernica. Genesi di un capolavoro contro tutte le guerre, che inaugurerà il 18 novembre, e naturalmente "Una ciocca per la libertà".
    "Mi son chiesta perché qualcuna deve sacrificare la vita per un diritto fondamentale che è la sua libertà di indossare come vuole o non indossare per niente il velo - ha detto Paola Locci della Fidapa -. Ed è l'assenza di risposte a queste riflessioni che ha fatto scaturire in noi donne Fidapa questo evento. Il mio pensiero corre a Kiana l'amica iraniana con cui ho condiviso la casa a Barcellona, fuggita a New York proprio alla ricerca della libertà negata nel suo Paese. Ringraziamo Mobina Nouri per la preziosa immagine di dolore che ci accompagnerà in queste giornate in cui daremo il nostro contributo alla loro causa. A Mobina Kiana e a tutte le donne iraniane va il nostro abbraccio e il nostro sostegno nella strada verso la libertà".
   

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