Ma avverte, "terrò conto di gruppi Consiglio". E rilancia il bis
La Giunta regionale della Sardegna va verso un rimpasto con un azzeramento che si annuncia totale, immediato e veloce all'indomani dei risultati delle elezioni politiche che hanno visto, anche in Sardegna, la netta affermazione di Fratelli d'Italia e il calo dei consensi della Lega, che nell'Isola è alleata con il Partito Sardo d'Azione.
Lo conferma lo stesso governatore isolano parlando ai microfoni di Tgr Sardegna e Videolina e spiegando che la nuova Giunta verrà fuori dopo un azzeramento totale dell'attuale Esecutivo con un probabile rimescolamento delle deleghe e con qualche riconferma. "Per consentire un dibattito il più franco e libero possibile tra le forze politiche credo sia necessario ripartire da un'azzeramento totale della Giunta che non significa bocciatura per nessuno, anzi ci potranno essere anche diverse riconferme - osserva Christian Solinas -. Credo, inoltre, che si debba rivisitare la formazione della Giunta sulla base degli impegni programmatici che vorremmo portare avanti in questo anno e mezzo che ci separa dal voto".
E per fare questo Solinas terrà conto della consistenza delle forze in campo in Consiglio regionale "non di gruppi in Parlamento".
"Sapevamo che in questo turno il vento non soffiava forte come nel 2018 per la Lega e si era spostato su altri movimenti - spiega - Il Psd'Az ha voluto essere leale e coerente e siamo rimasti fermi nell'alleanza programmatica, con la quale abbiamo stabilito 5 punti d'interesse per la Sardegna, e ha ottenuto il risultato che è il migliore di tutto il centro-sud. Un risultato che non va sicuramente confuso con il dato di elezioni profondamente diverse: quando ci saranno le regionali e ci sarà il simbolo il Partito Sardo d'Azione chiaramente ragioneremo in maniera differente", argomenta rilanciando anche la possibilità di un suo bis. "Ho sempre detto - puntualizza - che la riproposizione alla fine della legislatura sarebbe stato un elemento di continuità rispetto alle politiche avviate e confermo la disponibilità a guidare una coalizione che può candidarsi a vincere e governare nuovamente la Sardegna".
FDI, ORA PATTO DI FINE LEGISLATURA. "Archiviate le politiche, ora in Consiglio regionale non è più rimandabile il patto di fine legislatura". E' quanto chiede Fratelli d'Italia agli alleati di centrodestra in Consiglio regionale, nel giorno in cui il governatore sardo Christian Solinas annuncia l'avvio della verifica e di un rapido rimpasto con l'azzeramento della Giunta. Forte dei consensi ottenuti alle politiche con quasi il 24% e dopo il calo delle preferenze per la Lega, il partito di Giorgia Meloni potrebbe rivendicare qualche posto in più nell'Esecutivo isolano. Dopotutto, puntualizzano i consiglieri regionali, Francesco Mura, Fausto Piga e Nico Mundula, "siamo passati dal 4,7% delle scorse elezioni regionali a essere il primo partito in Sardegna e in Italia, un risultato atteso e inseguito con un impegno quotidiano serio e coerente". "Questa legislatura è stata profondamente condizionata dalla pandemia e dalle ultime vicende geopolitiche, e ciò nonostante si è fatto tutto il possibile, ma ora per fare meglio serve attualizzare e rilanciare l'azione politica affinché la percezione da parte dei cittadini sia ancora più positiva - osserva ancora Piga - Il successo ottenuto alle politiche non deve essere un punto di arrivo ma il punto di partenza per vincere le prossime elezioni regionali con un centrodestra unito e concreto verso le attuali priorità di famiglie e imprese". Nel frattempo, mentre l'assessore dell'Ambiente di Fdi Gianni Lampis, si appresta a lasciare la Giunta perché eletto alla Camera, anche l'elezione del capogruppo Francesco Mura aziona le porte girevoli del Consiglio regionale: a prendere il suo posto nei banchi di Via Roma sarà Gianni Tatti, primo dei non eletti e attualmente sindaco di Ruinas.