Carta, serve armonico piano di sviluppo e cabina di regia
Energia, occupazione, sanità, riduzione non solo formale del gap insularità. E un piano per utilizzare tutte le risorse che arriveranno in Sardegna. È in sintesi il documento - presentato questa mattina dal segretario regionale della Cisl, Gavino Carta - inviato dal sindacato al futuro governo, ma anche agli attuali amministratori dell'isola.
"Necessari - ha sottolineato - un armonico piano di sviluppo e una cabina di regia. Anche per l'insularità: il riconoscimento non può essere una mera istituzione di principio, ma servono provvedimenti e risorse per eliminare il gap".
Allarme energia: "Anche nelle industrie di tipo tradizionale- ha spiegato Carta - è necessario trovare nuove strategie. Anche con l'autoproduzione attraverso le rinnovabili". Un appello in vista delle elezioni, ma anche ad un anno e mezzo dalla fine della legislatura regionale. E alle porte c'è la predisposizione della manovra economica e finanziaria per il 2023. "Per la Sardegna - ha detto il numero uno della Cisl sarda - si tratta di partire dalle criticità più evidenti e laceranti della società isolana, e da quanti soffrono maggiormente il peso della crisi, del disagio sociale, della solitudine e dell'emarginazione, dell'assenza di servizi alla persona e socio-sanitari (sulla spesa sanitaria le singole e principali voci di spesa sono: il 36% per il personale, il 21% per i beni e servizi, il 17% per la farmaceutica, il 14% per le prestazioni da privato, il 6 % per la medicina di base)".
Attenzione anche al declino demografico di intere comunità e territori. La Cisl chiede il potenziamento della medicina territoriale e dei servizi domiciliari alla persona. Il sindacato chiede di puntare anche sul Green Deal per la conservazione, tutela e valorizzazione dell'ambiente e per promuovere le necessarie sinergie con il turismo, i beni culturali, archeologici, monumentali e dell'identità della Sardegna, con l'artigianato e le produzioni locali. Sul tema energia la Cisl chiede il completamento entro l'anno dell'iter legislativo e autorizzativo per approvvigionare e distribuire il gas naturale in Sardegna, lo sviluppo dell'infrastruttura di stoccaggio/ri-gassificazione a Porto Torres, Oristano e Portovesme e la riconversione delle attuali centrali a carbone (Fiume Santo e Portovesme), un deciso e pianificato sviluppo delle rinnovabili, lo sviluppo degli impianti di trattamento e incenerimento dei rifiuti, lo sviluppo delle potenzialità di accumulo e di stabilizzazione del sistema energetico regionale da parte del sistema idroelettrico del Taloro e di tutti i bacini idrici idonei e connessi al sistema.