Bandiere e striscioni sotto il Consiglio regionale
Mancato rinnovo del contratto. E mobilitazione questa mattina con bandiere e striscioni dei lavoratori della vigilanza e dei servizi fiduciari davanti al Consiglio regionale, in via Roma a Cagliari. È un settore che in Sardegna conta circa cinquemila occupati. Oggi nuovo sciopero nazionale, dopo quello del 2 maggio, organizzato da Filcams Cgil, Fiscat Cisl e Uiltucs Uil: le ragioni della mobilitazione, organizzata in vista del prossimo incontro fissato il 5 settembre, sono legate al mancato rinnovo del contratto scaduto ormai da sette anni.
"E' vergognoso - denunciano i segretari Nella Milazzo (Filcams) , Giuseppe Atzori (Fisascat) e Andrea Lai (Uiltucs) - che le associazioni datoriali, pur avendo rilevato l'importante ruolo svolto dai lavoratori soprattutto nella fase di emergenza sanitaria legata al Covid, si rifiutino di riconoscerne il valore attraverso un atto concreto come il rinnovo del contratto". Un rinnovo che per i sindacati non può prescindere da trattamenti economici e normativi congrui e dignitosi.
"Stiamo parlando di lavoratori per lo più invisibili ma all'occorrenza essenziali, che svolgono attività faticose, rischiose, di grande responsabilità eppure sottopagate", spiegano le categorie sottolineando che "l'attività dei servizi fiduciari e del settore vigilanza riguarda la sicurezza privata e a volte anche quella collettiva".
I temi oggetto della controversia sono, in particolare, la richiesta di ulteriore flessibilità e il salario. "Gli stipendi sono talmente bassi che tante famiglie non riescono ad arrivare a fine mese - spiegano Milazzo, Atzori e Lai - una situazione alla quale occorre far fronte al più presto anche alla luce dell'incremento dei costi di bollette e beni alimentari". Una delegazione è stata ricevuta in Consiglio regionale. Lunedì il giorno decisivo.