Al via conta dei danni dopo rogo di sabato 25
La Coldiretti di Oristano ha avviato la conta dei danni provocati dal vasto incendio di sabato 25 che ha ferito le campagne di buona parte della provincia. "Stiamo monitorando le singole situazioni", annunciano il presidente e direttore Giovanni Murru ed Emanuele Spanò. Le fiamme, favorite da un forte vento, hanno compromesso oltre ai pascoli anche decine di ettari di superfici vitate. A Marrubiu, segnala l'organizzazione di categoria, la cooperativa Terre di Ossidiana ha visto andare in fumo circa 5 ettari tra Vermentino, Cannonau e Moscato, le cui uve erano in fase di maturazione. Stessa sorte è toccata alla cooperativa Gesuina Onnis che ha perso circa 5 ettari di Cannonau.
Sempre a Marrubiu, località Sa Matta Manna, l'incendio ha devastato una trentina di alveari e parecchie famiglie di api dell'apicoltore Orlando Oliva e una quarantina del collega Marcello Murgia. Centinaia le rotopresse di foraggio bruciate che sarebbero state utili come scorte per la prossima campagna, diversi gli oliveti bruciati e i capi ovini morti.
I roghi hanno interessato oltre a Marrubiu anche Mogorella e Usellus , dove una ventina di aziende hanno perso tutto il pascolo, Morgongiori, Santa Giusta e Palmas Arborea. "Una situazione drammatica - denuncia Coldiretti - spinta dal cambiamento climatico che favorisce incendi più frequenti e intensi, una situazione devastante con un 2021 che in Italia ha visto ben 150mila ettari di territorio da nord a sud del Paese inceneriti da 659 tempeste di fuoco, tra queste rimane indelebile il ricordo di quella che nel luglio 2021 ha interessato il Montiferru e la Planargia.
"Passare dalla cultura dell'emergenza a quella della prevenzione è una sfida che ci riguarda tutti - commentano i vertici di Coldiretti Oristano - e che chiede ai decisori politici di orientare, con visione, le loro scelte a criteri di prevenzione".