Dall'auto ai frigoriferi, la Sardegna spende il 14,3% in più

Sardegna

Consumi in forte ripresa, sopra la media nazionale

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Nel 2021 in Sardegna la spesa delle famiglie per i beni durevoli, dall'auto agli elettrodomestici, aumenta del 14,3% (1 miliardo e 536 milioni): una crescita superiore alla media nazionale (+13,6%) ma inferiore a quella del Mezzogiorno (+16,1%). Una famiglia sarda ha destinato all'acquisto di questa tipologia di prodotti 2.118 euro (601 euro in meno rispetto alla media nazionale, in linea però con quella del Mezzogiorno). Il primato regionale spetta a Cagliari (2.404 euro per famiglia), seguita da Nuoro (2.072), Sud Sardegna (2.017), Oristano (2.018) e Sassari (1.990) che, unica in regione a non raggiungere i 2.000 euro, occupa la 102/a posizione nella classifica nazionale. Sassari è prima in Italia per incremento nell'acquisto di auto usate. Oristano, Nuoro e Sud Sardegna sono fra le prime 10 province italiane per incremento nell'acquisto di motoveicoli. Lo rileva l'Osservatorio dei Consumi Findomestic in un report realizzato in collaborazione con Prometeia.
    Fra le regioni del sud la Sardegna è quella che fa registrare l'incremento più basso rispetto all'anno precedente. Ripresa più intensa rispetto alla media nazionale per l'intero comparto della mobilità, con le auto nuove (+8,4% contro +6,5%), i motoveicoli (+32,2% e +23,6%) e soprattutto le auto usate (+14,1% e +12,7%), spiega Claudio Bardazzi, responsabile dell'Osservatorio. Incrementi marcati anche per mobili e tecnologia, mercati a fine 2021 già sopra i livelli di spesa pre-Covid. In questi settori, fatta eccezione per gli elettrodomestici e la telefonia, i tassi di crescita sono inferiori alla media del Paese. L'information technology arretra (-1% contro +3,6%): non solo fa peggio della media ma registra il peggior risultato a livello nazionale. Sassari (17,4%), Nuoro (16,1%) ed Oristano (14,4%) sono le province con l'incremento nei consumi dei beni durevoli più elevato rispetto alla media regionale. A Cagliari (12,4%) e Sud Sardegna (11,8%) la crescita è inferiore.
   

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