"Somministrati solo su 255.000 capi su 1,1 mln, esclusa rimonta"
(ANSA) - CAGLIARI, 26 MAG - La ricomparsa della blue tongue nel 2021 ha portato alla morte di oltre 41.000 capi ovini a seguito della registrazione sul territorio regionale di 3.252 focolai che hanno interessato oltre 1.152.000 capi. I dati, rilanciati da Copagri, sono emersi martedì scorso quando si è tenuto, in videoconferenza, un incontro tra le organizzazioni professionali agricole e il direttore del Servizio sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare dell'assessorato della Sanità, Antonio Montisci convocato per un aggiornamento sulle azioni volte a contrastare la malattia.
"Dall'analisi condotta - informa Pietro Tandeddu, direttore regionale di Copagri, che ha partecipato alla riunione - ne esce un quadro sconfortante. Dopo avere condiviso con l'assessorato l'esigenza di provvedere alla vaccinazione dei bovini, di tutti gli ovini adulti presenti nelle aree a maggior rischio e di tutta la rimonta, avevamo sollecitato l'assessorato ad anticipare le operazioni di vaccinazione partendo dalla rimonta, da eseguirsi nei mesi di febbraio-marzo, per concludere effettivamente il tutto entro il mese di luglio. Ebbene - aggiunge - nonostante la disponibilità dichiarata di 1.200.000 dosi di vaccino ( ne mancherebbero 120.000 ) i capi vaccinati ad oggi assommano a 255.000 a fronte di 5.800 allevamenti interessati per un totale di 1.100.000 capi esclusa la rimonta.
Unico segnale positivo la recentissima decisione del ministero di rimodulare i territori soggetti a restrizione per la presenza del sierotipo 3 ma va tenuto presente che il sierotipo prevalente in Sardegna è quello 4. Difficoltà si rilevano anche per la vaccinazione dei bovini", conclude.
"Riemergono - prosegue Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri Sardegna - forti carenze di indirizzo politico: permangono difficoltà nel rapporto assessorato e Asl; non si concretizza il potenziamento del personale; ad oggi non un centesimo di ristoro è pervenuto agli allevatori". (ANSA).