Corte d'assise Cagliari vuole sentire teste e consulente difesa
Il colpo di scena è arrivato all'ultimo istante, in apertura di udienza, poco prima che la difesa prendesse la parola per contrastare la richiesta dell'ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi formulata dal pubblico ministero Biagio Mazzeo nei confronti dell'allevatore Fabio Fois, 57 anni, di Girasole, in Ogliastra, accusato dell'omicidio di Fabio Longoni e del tentato omicidio di Daniele Conigiu. "Mi scusi avvocato - ha esordito il presidente della Corte d'Assise di Cagliari, Giovanni Massidda, rivolgendosi al difensore Marcello Caddori - ma oggi non potrà discutere. La Corte ha necessità di riaprire l'istruttoria".
Nella scorsa udienza avevano parlato per quasi l'intera giornata il pm Mazzeo e le parti civili, gli avvocati Bruno e Paolo Pilia e Marzia Graziano. Oggi toccava alla difesa, ma i giudici hanno ordinato di interrompere le discussioni: vogliono sentire un marmista e il consulente della difesa che ha fatto uno studio sui luoghi e tempi di spostamento. La riapertura dell'istruttoria potrebbe essere dovuta alla volontà della Corte di sondare ulteriormente un movente alternativo, che non riguarda l'imputato, preso in considerazione in sede d'indagine ma poi abbandonato dalla Procura. Sta di fatto che, dopo la requisitoria e la richiesta di ergastolo del pm, terminate le arringhe delle parti civili, i giudici ora hanno interrotto la discussione - fatto rarissimo a questo punto del processo - per riaprire il dibattimento.
Fois è accusato di essere il killer che il 22 novembre 2017 organizzò l'agguato nelle campagne del paese. Come movente il pm aveva ribadito che sarebbe stata una vendetta per il furto di due asinelli compiuto l'anno precedente e ammesso da Daniele Conigiu, sopravvissuto all'agguato e raggiunto ad una gamba da un pallettone. Il 30 maggio si tornerà dunque in aula per sentire il testimone e il consulente della difesa. L'avvocato Caddori ha chiesto inoltre di acquisire anche alcuni verbali di sommarie informazioni di testimoni sentiti in indagine e non convocati a dibattimento. Alla produzione di quei verbali si sono opposte la parti civili. Quando la sentenza sembrava imminente, la battaglia processuale si è improvvisamente riaperta.