"Inverti" della regista Pj Gambioli in tour nell'Isola
DI MARIA GIOVANNA FOSSATI
La difficoltà delle donne nel mondo del lavoro, destinato ad essere ridemensionato e nei casi più gravi abbandonato quando conciliare carriera e famiglia diventa difficilissimo. E' ciò che è successo negli anni bui della pandemia tra smart working e figli in dad, un tema raccontato nel cortometraggio "Inverti" scritto e diretto dalla regista nuorese Pj Gambioli e prodotto da Janas Aps, sequel di "Mamme fuori mercato", il film della regista sarda che negli anni pre-pandemia è stato proposto in 500 proiezioni.
La presentazione del nuovo lavoro che si snoderà in 11 tappe tra il nuorese e il sassarese, sarà un evento interattivo, dove il cinema consente da un lato di affrontare le emozioni di temi di grande attualità, dall'altro crea un'importante occasione per discutere e migliorare le situazioni. Dopo la proiezione del film infatti, gli incontri prevedono un pubblico dibattito ed un talk al quale parteciperanno le protagoniste: mamme lavoratrici che racconteranno come hanno gestito i figli in dad, ma anche le referenti degli sportelli di ascolto psicologico e gli assessori ai servizi sociali.
"Le difficoltà del lavoro femminile in Italia le ho affrontate in 'Donne fuori mercato' nel periodo pre-pandemia, basti pensare che l'Europa ci vede fanalino di coda e che in Italia peggio della Sardegna fa solo la Sicilia - ha spiegato la regista Pj Gambioli nel corso della presentazione del nuovo corto a Nuoro - Con la pandemia il problema si è acuito: i dati Istat parlano di 101mila nuovi disocccupati di cui 99mila sono donne e nel film racconto i motivi, ovvero tutto quello che le donne negli anni del Covid hanno dovuto affrontare: lockdown, smart working, chiusura delle scuole, distanziamento sociale e fisico, dad". La regista in "Inverti" affronta anche gli aspetti della salute psicofisica di bambini ed adolescenti e l'insorgenza di problematiche come depressione, insonnia, dispnea.
Il tour che accompagna il corto della cineasta è partito a Lanusei l'1 maggio, andrà poi a Cargeghe, Ossi, Uri nel sassarese, passando per Nuoro nei locali dell'Isre il 17 maggio. Il progetto è sostenuto da numerosi partner tra cui i comuni di Nuoro, Galtellì, Orotelli, Mamoiada, Orgosolo e Oliena, tappe che verranno toccate per le proiezioni. "Come capofila dei comuni del Plus ci facciamo promotori dei temi legati al lavoro femminile e alle problematiche che si sono acuite durante al pandemia - ha sottolineato l'assessora ai Servizi sociali del capoluogo barbaricino Fausta Moroni - Le testimonianze delle donne e gli interventi dei comuni possono unirsi in un processo virtuoso di ascolto e risoluzione dei problemi".