Cobas e altre sigle in piazza contro le strategie del Governo
Sciopero dei docenti e del personale Ata, manifestazione in piazza e boicottaggio dei test Invalsi. Si riaccende a Cagliari la protesta della scuola sotto la spinta di Cobas, Usb, Unicobas e Cub.
In concomitanza con altre mobilitazioni nel resto d'Italia, prof, maestri e collaboratori scolastici si sono ritrovati in piazza Garibaldi. Nel mirino le strategie del governo sull'istruzione del futuro. "La riforma la fa il governo in maniera autoritaria - spiega all'ANSA Andrea De Giorgi, Cobas scuola - relegando il ruolo del Parlamento a quello di correttore di bozze. Il reclutamento si fa attraverso una serie di concorsi ansiogeni, spesso difficili da superare. Noi vogliamo una scuola di essere umani che svolga il ruolo di comunità educante".
Proprio contro i numeri e i test a crocette anche in Sardegna c'è stato oggi il boicottaggio dei test Invalsi: "Una protesta riuscita - questo l'ultimo aggiornamento di De Giorgi - soprattutto alle elementari, mentre l'andamento nelle secondarie è stato a macchia di leopardo".
"Diverse scuole sono state chiuse per lo sciopero - afferma all'ANSA Nicola Giua di Cobas scuola Sardegna - mentre la lotta al test Invalsi come al solito in Sardegna è stata molto efficace".
Bandiere e cartelli per manifestare rabbia: "No ai concorsi bluff impossibili da passare - si legge in un cartellone - il Miur vuole una scuola tutta di precari". Gridato tanti no. "No alle classi pollaio e alle differenze di stipendi tra docenti, al lavoro gratuito nei Pcto e alle 36 ore per i docenti sospesi rientrati".
Uno sguardo anche oltre la scuola con il no al coinvolgimento bellico dell'Italia al conflitto in Ucraina.