Performance di docente-artista sardo con alunni milanesi
La lezione dalla cattedra a volte non basta. E allora, per spiegare che cosa può succedere se il mondo viene invaso dalla plastica, bisogna mettersi al lavoro.
Insieme alla classe e con creatività. Soprattutto se l'insegnante è anche un artista. Docente sardo, Nicola Mette, originario di Sindia, e studenti lombardi, la prima G 1 della scuola Martiri della Libertà di Sesto San Giovanni, Milano: sono i protagonisti della performance Monouso. Coinvolta anche l'associazione Plastic free. C'è stato un lavoro di preparazione. Ma la giornata clou prevede l'allestimento di un'aula piena di plastica con bottiglie, contenitori, sacchetti di merendine che le famiglie dei ragazzi hanno raccolto in un'intera settimana.
La classe è stata divisa in quattro gruppi: il primo per nuotare nel "mare di plastica" sia con salvagenti e sia a corpo libero; il secondo ha giocato con paletta e secchiello; il terzo è rimasto fermo, sommerso dalla plastica; infine, il quarto gruppo, con in bocca un pezzo di plastica. L'artista, insegante performer, si è invece esibito all'interno di un sacco di plastica trasparente, simulando i pesci e le tartarughe incastrate in buste di plastica e completamente legate da corde e reti. Prima dello show finale un lungo lavoro di preparazione.
Un referente di Plastic free ha parlato ai ragazzi di inquinamento e riciclo della plastica. Poi il docente di arte ha tenuto delle lezioni teoriche sulla performing art. Quindi la raccolta straordinaria della plastica per spiegare alle giovani generazione come un elemento di scarto, a partire dalla plastica, può diventare un'opera d'arte.
"Tutta la plastica creata fino ad oggi è ancora esistente e i numeri di riferimento diventano giorno dopo giorno sempre più preoccupanti - spiegano i promotori dell'iniziativa - la plastica, infatti, impatta sull'ambiente: oltre 12 milioni di tonnellate di plastica ogni anno finiscono in natura; impatta sugli animali: oltre 100.000 mammiferi muoiono ogni anno dopo aver ingerito plastica; impatta sull'uomo: ogni settimana mangiamo circa 5 grammi di plastica, l'equivalente del peso di una carta di credito".