In campo 44 associazioni e comitati, appello parte da Sardegna
Sono 44 le sigle tra associazioni, comitati e movimenti scese in piazza oggi in diverse parti d'Italia per dire basta "all'insensata corsa al gas e alle bufale fossili e nucleari". Da Civitavecchia a Falconara, da La Spezia a Napoli a Brindisi, sono 20 i luoghi simbolo al centro delle manifestazioni no gas. Presentato anche un manifesto comune che è stato lanciato dalla Sardegna.
Il porto di Portovesme, nel Sulcis, infatti, potrebbe ospitare una mega nave gasiera da oltre 200 metri lineari e con una capienza da 110mila mq di Gnl, inserita tra le infrastrutture strategiche per il phase out dell'Isola al 2025 per lo stoccaggio del gas naturale liquefatto da rigassificare mettendolo a disposizione delle attività civili e industriali.
I promotori del manifesto chiedono al Governo "di sviluppare un piano che preveda entro il 2025 l'eliminazione e la rimodulazione dei sussidi fonti fossili, come il Capacity Market, mantenendo gli incentivi alle energie rinnovabili e chiedendo contributi di solidarietà alle grandi imprese energetiche che oggi ricavano crescenti utili, con l'intento di contrastare il caro bollette.
E di esprimere in sede UE e in particolare nel Parlamento Europeo una netta contrarietà all'introduzione di gas e nucleare tra le fonti verdi".
"Il cambiamento climatico continua la sua inarrestabile corsa e il limite di 1,5°C è sempre più vicino. Continuando con le attuali politiche globali si avrà un aumento delle temperature fino a circa 2,7°C, di molto oltre gli obiettivi fissati negli Accordi di Parigi - scrivono - Non possiamo perdere altro tempo.
L'Italia sta sbagliando strada. Per uscire dal carbone, il nostro Paese non ha bisogno né di nuove centrali a gas fossile né del nucleare, ma di accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili".