Duemila chili ogni due mesi importati dalla Spagna
Facevano arrivare hascisc e cocaina in Italia nascondendo la droga nelle cisterne piene di vino o all'interno dei blocchi di cemento usati come contrappesi nelle gru. Questi alcuni degli stratagemma utilizzati dai membri dell'organizzazione criminale specializzata nel traffico di droga tra Spagna, Piemonte, Sardegna, Lombardia, Lazio e Abruzzo smantellata oggi dai carabinieri del Nucleo investigativo dì Cagliari con l'operazione 'Eldorado' che ha portato all'arresto di 19 persone, (15 su ordinanza di custodia cautelare e 4 in flagranza).
I vertici dell'organizzazione si trovavano a Torino dove sono state arrestate otto persone, tra queste c'erano tre uomini considerati i broker che importavano la droga dalla Penisola Iberica, la facevano arrivare a Torino e poi, grazie alla collaborazione con i sardi, la facendo approdare nell'Isola.
Dalla Spagna, secondo quanto accertato dai carabinieri, venivano importati 1.500/2.000 chili di droga ogni due mesi e di questi 500 erano destinati al mercato sardo. Nel corso delle indagini, infatti, a febbraio del 2017, i carabinieri hanno intercettato un carico da 800 chili di hascisc. La droga era nascosta nei contrappesi di una gru destinata a un imprenditore edile de Cagliari. Ben 11 le persone arrestate oggi in Sardegna, 10 a Cagliari e una a Oristano.
Le indagini sono partite nel 2016 e sono culminate una prima volta a novembre dello scorso anno con l'operazione Icres di cui l'Eldorado di oggi è una diretta prosecuzione.