Olbia, Navone dichiarato incompatibile non si dimette

Sardegna

E' scontro in Comune, ora parola al Consiglio

Il candidato a sindaco del centrosinistra uscito sconfitto dalle amministrative di ottobre a Olbia, Augusto Navone, non si dimette da consigliere comunale e non lascia la direzione dell'Amp Tavolara, dove il Comune di Olbia detiene il 50% delle quote del Consorzio di gestione. Il leader dell'opposizione olbiese, dichiarato incompatibile dal Consiglio comunale 10 giorni fa, ha scelto di non scegliere fra le due cariche, sostenendo che non esista alcuna incompatibilità. Ora sarà l'assemblea comunale a dichiararlo decaduto e a far subentrare al suo posto Diego Sanciu, primo dei non eletti nelle liste della Grande coalizione che alle elezioni di ottobre ha sfidato il sindaco uscente e riconfermato, Settimo Nizzi.

"Non si può scegliere fra due diritti. Sono assolutamente convinto che un'iniziativa politica non possa negarmi la facoltà di esercitare il mio lavoro e al contempo sedere in un Consiglio Comunale in cui sono stato eletto con abbondanti suffragi - dichiara Navone- Nessuna sentenza l'ha sancito, e neanche lo può fare una "relazione tecnica" consultiva che lascia al Consiglio l'intera facoltà di decidere. Per questo non si può parlare di iniziativa giuridica, che solo i tribunali sono chiamati a dirimere, ma solo di un'iniziativa politica messa in atto per escludere il capo dell'opposizione consiliare", continua il leader della minoranza, che si rivolge ai cittadini di Olbia.

 "Rassicuro coloro che mi hanno sostenuto: che il mio impegno nei confronti del progetto della Grande Coalizione rimane immutato ed anzi, da questa squallida vicenda viene oltremodo rafforzato". Contro la sua dichiarata incompatibilità Navone potrebbe presentare ricorso al Tribunale, ma è un passo che non ha ancora deciso.
   

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