"Prima rivoluzionaria femminista, un esempio per tutti noi"
Una donna straordinaria, l'unica italiana ad aver vinto il Premio Nobel per la Letteratura, un grande orgoglio nazionale". Così il presidente della Camera Roberto Fico a Cagliari per le celebrazioni in Consiglio regionale dei 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda. "Una donna che ha raccontato la sua terra in modo straordinario, questa Sardegna struggente e bella, una sorta di prima rivoluzionaria femminista, un esempio per tutti noi".
"Celebrare Grazie Deledda significa anzitutto tenere viva e rinnovare la memoria, anche a beneficio dei più giovani, del valore e della ricchezza culturale delle sue opere, che le valsero il conferimento nel 1926 del Premio Nobel per la letteratura", ha detto ancora il presidente Fico. "Deledda non mise limiti alle donne - ricorda - fu uno straordinario esempio, per la sua vicenda artistica ed umana, di emancipazione e riscatto femminile in un contesto storico e sociale difficilissimo. Questa donna tenace, determinata ed indipendente superò i fortissimi ostacoli derivanti dai pregiudizi di una società che considerava con estrema diffidenza, se non addirittura con ostilità, un impegno culturale femminile".
"Deledda riuscì, da autodidatta, ad imporsi ai massimi livelli della letteratura mondiale - ha proseguito il presidente della Camera - con questa perseveranza, dunque, sfidò e vinse vincoli e convenzioni secolari e valorizzò nella sua opera le radici culturali sarde, in particolare di Nuoro e della Barbagia". Secondo Fico, "diffondere, a partire dalle scuole, la conoscenza dell'opera letteraria e della vicenda umana di grandi figure femminili come la sua può contribuire in misura significativa a sradicare quegli stereotipi e pregiudizi di genere che sono l'humus in cui trovano alimento le discriminazioni e la violenza ai danni delle donne".
La terza carica dello Stato ha infine sottolineato l'importanza di iniziative come quella odierna che celebra i 150 anni dalla nascita del Premio Nobel italiano: "La cultura, del resto, è uno strumento per il rafforzamento dell'identità e della coesione di una comunità. E al tempo stesso può e deve essere sempre più volano di crescita sostenibile e duratura". Quindi, conclude, "considero molto importante che questi momenti di approfondimento e celebrazione siano condivisi tra Parlamento, Consigli regionali e comunali".
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