Violenza donne:128 episodi nel 2021, aperte 2 stanze ascolto

Sardegna

Iniziativa Rede Dafne, supportata da carta Banco Sardegna

Novantasei nel 2019, centododici nel 2020, già 128 all'1 settembre 2021. Sono le vittime di reato, per la stragrande maggioranza donne, che si sono rivolte alla Rete Dafne in Sardegna per avere assistenza, informazioni e protezione. Vittime che da oggi possono contare sul progetto "SOStanza", con cui vengono create due stanze di ascolto a loro dedicate nelle Procure dei Tribunali per i Minorenni di Sassari e Cagliari. Due luoghi fisici dove le vittime di reati possono trovare accoglienza, ascolto e riservatezza per affrontare un difficile percorso legale e psicologico.

Al progetto si affianca l'iniziativa con cui il Banco di Sardegna ha creato una nuova carta prepagata senza costi di emissione "BdS in Rosa" con retrocessioni di commissioni a favore di Rete Dafne: in questo modo, chi utilizzerà la carta potrà dare un sostegno concreto a questa iniziativa. I due progetti sono stati presentati a Sassari nella sede della Fondazione di Sardegna, da sempre al fianco di Rete Dafne, dal il direttore generale della Fondazione di Sardegna, Carlo Mannoni, il direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese, i procuratori dei Tribunali per i Minorenni di Cagliari e Sassari, Anna Cau e Luisella Paola Fenu, la responsabile del coordinamento di Rete Dafne, Annina Sardara e la referente dell'équipe di Cagliari, Alessandra Ibba.

È stata Annina Sardara a illustrare sia i progetti, sia i numeri della Rete Dafne in Sardegna, nata appena tre anni fa, ma già punto di riferimento non solo per le vittime di reati, ma anche per le Procure. Dal 2019 a oggi sono stati 336 gli accessi alla Rete Dafne, di questi 256 donne e 80 uomini. La maggior parte di loro, 208, è stata vittima di maltrattamenti in famiglia; 43 ha subito bullismo e cyberbullismo; 29 stalking; 23 violenza sessuale; 17 altri tipi di reati.
   

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