Appello sindacati per fronte comune per territorio Gallura
"Apprendiamo per mezzo stampa quali saranno le linee guida del nuovo regime di continuità territoriale che partirà al termine dei 7 mesi di affidamento straordinario delle rotte attualmente affidate a Volotea. Ai disagi creati dall'attuale regime che priva i sardi di notevoli servizi essenziali per chi si sposta da un'isola, inspiegabilmente non inseriti nel bando di emergenza, ora si aggiunge la beffa di vedere l'aeroporto di Olbia come unico scalo escluso dai collegamenti con le città di Torino e Bologna". Lo scrivono, in una nota sindacale congiunta, le segreterie territoriali di Olbia di Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti Ugl Trasporto Aereo sulla nuova continuità territoriale da e per la Sardegna.
"Riteniamo questa scelta incomprensibile e volta solo a penalizzare un territorio che invece andrebbe aiutato nella ripresa economica dopo le difficoltà causate dalla pandemia - sostengono - E' chiaro che nella definizione di quello che potrebbe essere il prossimo regime di continuità, la Regione non ha tenuto presente le peculiarità che contraddistinguono i tre scali sardi né tanto meno ha tenuto conto degli impatti di natura economica e sociale che tali decisioni avranno sui territori coinvolti. Olbia è già rimasta orfana di Airitaly, unica compagnia che da sempre ha assicurato collegamenti annuali anche con gli scali minori, oltre Roma e Milano, e la Regione danneggia ulteriormente questo territorio escludendo il Costa Smeralda dai collegamenti della Continuità territoriale minore mentre li garantisce negli scali dove quelle tratte sono già operate tutto l'anno dai vettori low cost - aggiungono i sindacati - Chiediamo una forte presa di posizione di tutta la politica del Nord Est dell'isola ma anche di tutte le associazioni di categoria che rappresentano gli interessi di questo territorio affinché la Regione non escluda Olbia dai collegamenti previsti nel prossimo bando di continuità territoriale".