Oltre 192mila studenti sardi in classe, sfida contro la Dad

Sardegna

Arrivata l'app ministeriale per individuare i prof non vaccinati

DI STEFANO AMBU

Oltre 192mila studenti sardi sui banchi di scuola. Primi ingressi già da ieri mattina, ma la gran parte degli alunni è entrata in classe oggi, martedì 14, giorni di avvio ufficiale delle lezioni nell'Isola. Sarà ancora una volta una battaglia con il Covid. "Con la speranza - spiega il presidente regionale dell'associazione presidi Massimo Depau - che non si vada in dad. Anche perché la didattica a distanza ha penalizzato soprattutto i più fragili".

Sul fronte prevenzione da questa mattina è in funzione in molte scuole l'app ministeriale che consente ai presidi di sapere chi non è vaccinato tra i prof senza mostrare il Green pass. I nomi di chi non ha ricevuto nemmeno una dose sono evidenziati in rosso. E per loro ci sono due alternative: tampone o niente scuola. Gli ultimi dati di una settimana fa: in Sardegna ha ricevuto la prima dose di vaccino anti Covid l'89,4% del personale scolastico. In particolare, si sono sottoposti alla prima somministrazione il 93,2% dei dirigenti scolastici, il 90,5% dei prof, il 90,7% dei non docenti, l'86,3% dei supplenti, l'85,5% dei docenti universitari, l'84,8% dei docenti di alta formazione e l'86,1% dei docenti nelle paritarie. La media è appunto dell'89,4%.

Risulta vaccinato anche il 69% degli studenti, ma per i ragazzi non c'è l'obbligo di Green pass. Non in tutte le scuole l'app ministeriale è a regime: si segnala ancora qualche problema nel trasferimento dei dati dal ministero della Salute a quello dell'Istruzione. Cobas sul piede di guerra. "Vogliamo i test salivari e chiediamo lo screening anche sui vaccinati", chiarisce il rappresentante dei Comitati di base Nicola Giua. Intanto domani si parte con uno sciopero della scuola indetto dalla sigla Anief.

Tra i docenti, tutti o quasi tutti al loro posto dal primo giorno di scuola. "È un grande risultato ma non arriva per caso - dice all'ANSA il direttore scolastico regionale Francesco Feliziani - l'informatizzazione del sistema ha consentito anche di evitare i disagi e le chiamate pubbliche nelle scuole. Così, tranne alcune eccezioni, ci saranno quasi tutti i docenti in classe dal primo giorno. L'anno scorso, soprattutto nelle sedi periferiche, qualche insegnante era arrivato a ottobre. Grande soddisfazione anche per le assegnazioni nel sostegno".

Secondo i Cobas però ci sono dei problemi. "Riguardano le assegnazioni delle sedi- precisa la sigla - ci segnalano infatti diversi casi di docenti che hanno dovuto rinunciare perché troppo lontani da casa. Senza però capire il motivo dell'assegnazione così lontana". Domani sarà un importante banco di prova anche sul fronte dei trasporti con la verifica sul numero di mezzi aggiuntivi messi a disposizione per gli studenti.

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