Bandiere e slogan, in Sardegna 6000 addetti in attesa
Al Poetto, ma per protestare. Bandiere e slogan questa mattina davanti all'ospedale Marino per la manifestazione regionale organizzata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti. Obiettivo: sollecitare ancora una volta, dopo le iniziative nazionali dello scorso autunno culminate con lo sciopero del 13 novembre, il rinnovo del contratto del settore pulizie e multiservizi scaduto da otto anni.
In Sardegna, i lavoratori coinvolti nella vertenza sono seimila: lavorano negli ospedali, nelle prefetture, negli uffici pubblici e privati. "E' vergognoso - denunciano i segretari Nella Milazzo (Filcams), Giuseppe Atzori (Fisascat) e Vincenzo Di Monte (Uiltrasporti) - che le associazioni datoriali non vogliano riconoscere il diritto al rinnovo del contratto, per giunta in un settore essenziale che ha visto impegnati i lavoratori in tutta la fase di emergenza sanitaria in attività delicate come ad esempio rendere agibili le sale operatorie degli ospedali".
A giugno dell'anno scorso, le controparti ( Anip Confindustria, Confcooperative lavoro e servizi, Legacoop produzione e servizi, Unionservizi Confapi e Agci Servizi) avevano firmato un avviso comune rimasto poi- spiegano i sindacato- disatteso. Al tavolo delle trattative sono infatti emerse proposte che le sigle hanno considerato irricevibili. "Il rinnovo del contratto deve rappresentare un passo avanti e non un salto indietro come pretendono i datori di lavoro", concludono Milazzo, Atzori e Di Monte sottolineando la necessità che vengano garantiti un salario dignitoso e il giusto riconoscimento delle mansioni svolte.