Staff Giunta: opposizione all'attacco,è stallo istituzionale

Sardegna

C.sinistra, Aula e commissioni bloccate dal "poltroncifio"

Approvato anche l'articolo 5 del disegno di legge 107. Alla presenza del presidente della Regione Christian Solinas e dell'assessora al Personale Valeria Satta, l'Aula ha iniziato l'esame dell'articolo 6 sulla sostituzione dei direttori generali in caso di assenza. L'articolo 5 attiene invece all'istituzione del Servizio studi regionale che svolgerà attività di studio, ricerca e documentazione a supporto dell'attività deliberativa ed amministrativa della Giunta regionale. Anche in questo caso un emendamento "canguro" della maggioranza ha consentito di far decadere un centinaio di proposte di modifica dell'opposizione, accelerando così il ritmo dei lavori.

In Aula anche tutti i consiglieri della Lega, alcuni dei quali impegnati fino alle 18.30 in un vertice con il presidente della Regione, mentre il coordinatore del Carroccio Eugenio Zoffili è nelle tribune per il pubblico, a dimostrazione della ricomposizione dello strappo in maggioranza.

In contemporanea col tavolo della Lega si è tenuto un vertice in Consiglio regionale al quale hanno preso parte i consiglieri delle altre forze politiche della coalizione di centrodestra. Tra gli altri, il leader dell'Udc Giorgio Oppi e il capogruppo del Psd'Az Franco Mula, ovvero i protagonisti degli "incidenti" in Aula con la Lega. Oppi, in particolare, ieri ha criticato l'assessore della Sanità leghista Mario Nieddu. Replicando all'opposizione sull'assenza in Aula dell'assessora al Personale Valeria Satta, Mula ha ricordato che "anche se mancano gli assessori, c'è sempre la vicepresidente della Giunta, e la sua presenza autorevole compensa comunque la carenza di qualche altro assessore". Parole che la Lega non ha apprezzato. Tanto che subito dopo il sardista avrebbe ricevuto una telefonata da parte di Zoffili. E la conversazione, secondo indiscrezioni, non sarebbe stata cortese.

OPPOSIZIONE ALL'ATTACCO, STALLO ISTITUZIONALE PER COLPA DEL CENTRODESTRA - Da oltre un mese il Consiglio regionale non può lavorare per risolvere i problemi veri dei sardi perché impegnato nella discussione della legge "poltronificio". L'opposizione fa il punto a quasi cinquanta giorni dall'ingresso in Aula del disegno di legge 107 sugli staff di presidente della Regione e assessori. Pd, Progressisti, LeU e Movimento Cinquestelle parlano di "stallo istituzionale che da settimane sta rallentando i lavori delle commissioni e dell'Aula", e mettono in evidenza "le sempre più evidenti contraddizioni interne alla maggioranza su questo provvedimento" e "le continue forzature per consentire l'esame del testo".

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau critica la gestione dell'Aula da parte del presidente del Consiglio Michele Pais (Lega) che, denuncia, "arbitrariamente sospende le sedute, per rientrare in Aula ore dopo e aggiornare i lavori al giorno dopo". Francesco Agus (Progressisti) e Daniele Cocco (LeU) sostengono che Pais "sta lavorando più come capogruppo del suo partito che come presidente dell'Assemblea". Secondo Agus, in particolare, "il vero ostruzionismo è quello che la maggioranza fa contro se stessa, scegliendo di arroccarsi su una legge che aumenta poltrone e spesa pubblica e soprattutto va contro i sardi in questo momento di grande sofferenza".

Il capogruppo progressista ha messo anche in evidenza il caso Lega: "Di fatto la 107 è una legge loro, considerato che l'assessora che firma è della Lega e il presidente della commissione che l'ha licenziata è della Lega". Cocco ha poi ribadito che "di una legge così pensiamo tutto il male possibile, aspettiamo la maggioranza al varco, per vedere se sarà capace di tagliare le nomine fiduciarie e i costi, per i quali era stata promessa una tabella che nessuno ha visto".

Tabella annunciata dal capogruppo del Psd'Az Franco Mula e che dovrebbe prevedere costi ben più ridotti dei sei milioni di euro indicati nella relazione finanziaria. Per Desirè Manca (M5s) "l'unico risultato ottenuto dalla maggioranza è che commissioni e Consiglio sono fermi ed è questo il più grave ostruzionismo che la maggioranza sta facendo contro tutti i sardi". Massimo Zedda (Progressisti), infine, ha ipotizzato che le vere cause dei contrasti interni alla maggioranza vadano oltre la 107: "Ci sono anche le riforme degli Enti locali e della Sanità che stanno dividendo profondamente le varie forze del centrodestra sempre per le solite logiche di spartizione - ha spiegato - ma soprattutto c'è in arrivo la riforma delle partecipate che introdurrà nuovamente i consigli di amministrazione, una manovra che 'vale' circa 300 nomine".

 

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