Investimento di 4 milioni di euro in 100 Comuni dell'isola
Dopo la fase sperimentale attuata nei centri più grandi e più critici, tra cui i capoluoghi di provincia, entra nel vivo su tutto il territorio regionale, la fase attuativa del modello Abbanoa di Gestione Attiva delle Reti (Gar). Si tratta di un modello innovativo basato sull'azione combinata di misure di campo, studi specialistici, regolazioni, progressivi interventi strutturali sugli asset e distrettualizzazione delle reti di ogni singolo centro interessato: il tutto realizzato con l'utilizzo di apparecchiature all'avanguardia che regolano portate e pressioni dell'acqua immessa nelle reti.
L'ingegnerizzazione consente di inverte il paradigma della rincorsa ai guasti: non si inseguono più le perdite, ma si interviene per prevenirle eliminando le cause con regolazioni e manutenzioni costanti. "La nostra Azienda è impegnata in un importante programma di ammodernamento delle infrastrutture del Servizio idrico integrato", spiega il presidente del Cda di Abbanoa, Franco Piga.
"Il piano di ingegnerizzazione delle reti, che via via sarà esteso a tutti i Comuni della Sardegna, consentirà non solo di ottenere benefici concreti in termini di risparmio idrico grazie a una gestione efficiente delle pressioni e alla creazione di distretti, ma anche di avere una precisa conoscenza sul comportamento idraulico e sulle performance degli asset costituenti i sistemi idrici indagati. Tale conoscenza è fondamentale per progettare i successivi lavori di efficientamento delle reti creando, in questo modo, un circolo virtuoso con costanti interventi mirati dove si riscontrano eventuali criticità".
Gli interventi nei cento Comuni complessivamente riguarderanno uno sviluppo lineare pari a 2.400 km di rete di distribuzione (circa il 32% dello sviluppo lineare su base regionale) e 420.000 abitanti serviti (oltre il 25% dei residenti in Sardegna).