Denunceremo chi partecipa al deplorevole tiro al bersaglio
"Abbiamo appreso che frammenti di video intimi vengono condivisi tra amici, come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo: qualcosa che ci riporta a un passato barbaro che speravamo sepolto. Confidiamo nel fatto che tutto questo fango sarà spazzato via facendo emergere la verità. Abbiamo dato mandato al nostro legale di agire in sede giudiziaria contro tutti coloro che a qualsiasi titolo partecipano a questo deplorevole tiro al bersaglio".
Così - attraverso il loro legale Giulia Bongiorno - i genitori della studentessa presunta vittima di stupro, che secondo le accuse sarebbe stato compiuto da Ciro Grillo e altri amici. "Non è facile rimanere in silenzio davanti alle falsità che si continuano a scrivere e a dire sul conto di nostra figlia, aggiungendo dolore al dolore: il nostro e il suo - aggiungono i genitori della ragazza - D'altro canto, sarebbe fin troppo facile smentirle sulla base di numerosi atti processuali che sconfessano certe arbitrarie ricostruzioni e che, per ovvie ragioni, non possono essere resi pubblici".
PARLA ISTRUTTRICE DI KITESURF CHE INCONTRO' LA RAGAZZA - Il pomeriggio del presunto stupro, il 17 agosto 2019, la studentessa di Milano fece lezione con una istruttrice di Kitesurf che sostituiva quello con cui si era allenata nei giorni precedenti. "Mi è sembrata vivace ed estroversa", ha detto agli inquirenti la istruttrice. E' quanto emerge dall'inchiesta della procura di Tempio Pausania sul presunto stupro commesso da Ciro Grillo e altri tre ragazzi (Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria) nei confronti della giovane.
"Quando ci siamo presentate - si legge nei verbali - mi è sembrata una ragazza solare, vivace, estroversa. Quando è terminata la lezione era molto felice e soddisfatta della sua performance sportiva". L'istruttrice è stata sentita dagli investigatori subito dopo la denuncia della giovane, così come sono stati ascoltati tanti altri che però hanno raccontato di un cambiamento di umore nella diciannovenne. L'istruttrice ha anche escluso che la ragazza fosse sotto effetto di alcol. "Se avessi avuto la sensazione" di una persona poco lucida "non le avrei fatto fare la lezione, non sarebbe stato sicuro". Al momento la procura non ha chiesto il rinvio a giudizio dei quattro ma non è escluso che nelle prossime ore possa avvenire.
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