Passa emendamento su diffida, 30 giorni per metteri in regola
La filiera agroalimentare ha un'arma in più per combattere le frodi alimentari. Da oggi chi le commette è costretto a porvi rimedio entro 30 giorni. Esulta il Contas, Consorzio di tutela dell'agnello di Sardegna Igp, dopo l'ok all'emendamento presentato dal deputato sardo Alberto Manca di "diffida con efficacia immediata contro gli illeciti alimentari di natura non penale" nel decreto legge 22 marzo 2021, n. 42. "Misure urgenti sulla disciplina sanzionatoria in materia di sicurezza alimentare" che ora spinge per l'approvazione della legge "Caselli" che "rappresenterebbe una vera rivoluzione a favore dei produttori e dei consumatori".
L'emendamento prevede che "per le violazioni alle norme in materia agroalimentare e di sicurezza alimentare, per le quali è prevista l'applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie, l'organo di controllo incaricato, nel caso in cui accerta per la prima volta l'esistenza di violazioni sanabili, diffida l'interessato ad adempiere alle prescrizioni violate entro trenta giorni dalla diffida e ad elidere le conseguenze dannose o pericolose dell'illecito amministrativo. Per violazioni sanabili si intendono errori o omissioni formali che comportano una mera operazione di regolarizzazione, ovvero violazioni le cui conseguenze dannose o pericolose sono eliminabili".
Solo negli ultimi tre anni sono stati riscontrati 50 mila casi di contraffazioni di agnelli di Sardegna Igp per un totale di oltre 3milioni di euro. "Un passo avanti importante a cui abbiamo dato il nostro contributo - afferma il direttore del Contas Alessandro Mazzette - Negli ultimi anni abbiamo intensificato l'azione di contrasto alle frodi implementando la vigilanza, stringendo alleanze anche con gli altri due Consorzi di tutela degli agnelli Igp del Centro Italia e Abbacchio Romano, ma spesso il nostro lavoro era quasi vanificato da normative spuntate". In Italia arrivano numerosi agnelli dall'estero. Per Pasqua, come denunciato dal Contas, il 55% degli agnelli presenti sui banchi frigo era di origine estera.