Covid: via libera Consiglio ai 73 mln per i ristori

Sardegna

Sono 37 i milioni per i contributi una tantum da 7mila euro

La Regione Sardegna stanzia altri 73 milioni di euro destinati a lavoratori e imprese più colpiti dall'emergenza economica legata al Covid-19. Il Consiglio regionale ha dato il via libera con 33 voti favorevoli, 1 contrario e 20 astenuti a un provvedimento per garantire copertura a chi ancora non ha beneficiato dei ristori. Sinora, da quando è scoppiata la pandemia, la Regione ha sbloccato 152,3 milioni di euro con tre disegni di legge distinti, il primo e più importante risalente a luglio dello scorso anno. La legge approvata oggi destina 37 milioni di euro per l'erogazione di indennità una tantum a compensazione del mancato reddito e a beneficio di lavoratori autonomi, con o senza partita Iva, tra i quali operatori degli spettacoli dal vivo, organizzatori di feste e cerimonie, gestori di agenzie di viaggio e palestre. Altri 33 milioni per incrementare il fondo Resisto così da poter scorrere le graduatorie delle imprese beneficiarie che hanno fatto domanda. Infine due milioni a favore delle cooperative sociali. Polemiche sono divampate in Aula perché gran parte delle risorse è spostata da capitoli importanti del bilancio come i Cantieri Lavoras e il Fondo Competitività. L'assessora del Lavoro Alessandra Zedda ha però spiegato che si tratta di anticipazioni. Ad ogni modo, prima dell'ok finale, l'Aula ha approvato un ordine del giorno presentato dal Pd e condiviso da tutti i capigruppo che impegna il presidente della Regione a ripristinare per l'anno 2021 lo stanziamento di 70 milioni per il programma Lavoras. Un secondo odg impegna il presidente della Giunta a prevedere in occasione della prossima variazione di bilancio ristori adeguati per imprese nate nel 2019 e che operano nel settore delle armatoriale di navi minori a scopo turistico, armerie, b&b senza partita Iva, collaboratori sportivi.

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