Azzurro batte in rimonta il serbo, primo successo su terra
Lorenzo Sonego accoglie con un urlo liberatorio il doppio successo nel torneo Atp di Cagliari - ieri nel doppio, suo primo titolo assoluto, oggi nel singolo, secondo in carriera nel circuito e primo sulla terra rossa -, il miglior viatico per il gruppo di nove azzurri che da domani cercherà nuova gloria nel Masters 1000 di Montecarlo. Il piemontese piega in rimonta il serbo Laslo Djere e festeggia anche l'ingresso da domani nella top 30 mondiale, raggiungendo così Matteo Berrettini (n.10), Fabio Fognini (n.17) e Jannik Sinner (n.22).
E' la prima volta che quattro italiani sono insieme tra i primi 30 del ranking e insieme con Salvatore Caruso, Marco Cecchinato, Thomas Fabbiano, Stefano Travaglia e Lorenzo Musetti cercheranno di fare il possibile per migliorarsi ancora su un grande palcoscenico dove li attenderanno tutti gli occupanti della top 10, tra i quali il n.1 Novak Djokovic e il n.3 Rafa Nadal. Sonego avrà tempo fino a martedì, quando esordirà a Monaco contro l'ungherese Marton Fucsovics, per riprendersi dalla fatiche di una finale durissima. Contro Djere, detentore del titolo, nel primo set il tennista piemontese non ha trovato la chiave del bunker dell'avversario, regolare e quasi infallibile.
Due break e azzurro ko: 2-6. Nel secondo Sonego ha cominciato a capirci qualcosa. Ma è stata una faticaccia risolta solo al tie break dopo che sul 5 pari si è trovato sul 15-40. Fondamentale anche il break al quinto game del terzo set: da lì Sonego non ha più mollato la presa per il 6-4 che vale sorpasso e titolo. "Volevo vincere a tutti i costi - ha detto - anche per onorare il fatto che giocavamo in Italia. È stata una battaglia, sono molto stanco ma sono felicissimo e carico per il prossimo impegno a Montecarlo. Sono contento di aver bissato il successo in Italia del 2006 di Volandri". "Sapevo quanto fosse difficile - ha continuato- Djere era molto in forma e si è visto da come è partito. Ho cambiato strategia stando più vicino per rispondere e migliorando il servizio: era importante per comandare il gioco".
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