Attesa per nuovi invii e decisioni Conferenza Regioni
Anche per la Sardegna sarà un incontro spartiacque quello in programma alle 17 con Mario Draghi e il generale Figliuolo. Le risposte ad una serie di quesiti potrebbero accelerare non poco i ritmi di vaccinazione nell'Isola dove sino ad ora sono state inoculate il 78,5% delle dosi ricevute, cioè 215.611 su 274.490. La Regione potrebbe chiedere se sia possibile aumentare la percentuale del 2,7% sul quantitativo nazionale spettante di volta in volta alla Sardegna. Anche perché sino ad ora l'Isola ha ricevuto il 5% in meno nella ripartizione basata sul numero di abitanti.
Possibili richieste di chiarimenti anche sulla regola che prevede l'obbligo di conservare il 30% delle dosi che la Sardegna segue alla lettera, anche se ha dovuto intaccare il 10% delle scorte per far fronte alle seconde inoculazioni. "Staremo ad ascoltare - spiega all'ANSA l'assessore della Sanità Mario Nieddu - è chiaro che l'arrivo dei tre milioni di dosi annunciati in tempi rapidissimi imprimerà un'accelerazione in tutto il Paese". C'è attesa, poi, per le novità sui vaccini Johnson&Johnson, l'arrivo dei quali, sottolinea l'esponente della Giunta Solinas, "cambierà completamente lo scenario".
Per il momento, entro il 31 marzo sono attesi nuovi invii: 13.100 dosi di Moderna, 28.080 di Pfizer e 35.900 di AstraZeneca. Entro il 12 aprile - conferma Nieddu - dovrebbero essere recapitate altre 83mila dosi di Pfizer destinate agli over 80 e ai pazienti fragili. Sinora gli ultra 80enni che hanno ricevuto almeno la prima inoculazione sono 56mila, quindi circa il 50% del totale. Prima somministrazione anche per oltre mille pazienti fragili, su chiamata dei presidi ospedalieri di riferimento. C'è infine la questione delle 13mila fiale di AstraZeneca sequestrate ai tempi del blocco dell'Aifa e che ancora non possono essere utilizzate. "Se avessimo potuto - dice l'assessore - oggi saremmo all'82,5% delle somministrazioni effettuate".
La Regione, intanto, amplia la platea dei soggetti vaccinabili nella fase in corso. Il personale docente e non docente delle scuole statali, inclusi i supplenti, d'età superiore ai 65 anni, non affetti da gravi patologie, potranno dal 30 marzo aderire alla campagna di vaccinazione tramite l'apposito portale vaccinocovid.sardegnasalute.it. A partire dalla stessa data potrà manifestare il proprio consenso sulla piattaforma anche il personale docente e non docente delle scuole paritarie. Dal 31 marzo, poi, sarà il turno dei cittadini nati dal 1942 al 1944 (dai 77 ai 79 anni d'età) che non soffrono di gravi patologie, che potranno quindi manifestare il proprio consenso sempre sulla piattaforma.
Personale scolastico e over 77 registrati al portale saranno successivamente contattati per la comunicazione dell'appuntamento per la seduta di vaccinazione, che avverrà con il farmaco AstraZeneca. "Tutti i vaccini anti-Covid oggi utilizzati - dichiara l'assessore Nieddu - sono sicuri. Purtroppo la campagna sta scontando le preoccupazioni sollevate su AstraZeneca dove, per la Sardegna, le persone che stanno rifiutando il siero sono circa il 30%. I vaccini - ribadisce il titolare della Sanità - sono la nostra arma più potente contro il Covid, a tutti l'invito è quello di sottoporsi alla vaccinazione. Solo così potremo tornare alla normalità nei tempi più brevi possibili".
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