Igea: sindacati e lavoratori verso mobilitazione generale

Sardegna

"Preoccupa futuro dopo presentazione piano industriale"

Il futuro della società Igea e dei suoi 303 lavoratori preoccupa i sindacati che, dopo un anno di discussioni "infruttuose" con l'assessorato all'Industria, chiedono un incontro ai presidenti di Giunta e Consiglio regionale, oltre che ai capigruppo. La situazione di stallo della vertenza è ormai considerata "insostenibile", al punto che nell'assemblea dei lavoratori dei siti di Iglesias, Furtei, Silius, Lula, Gadoni e Olmedo, è emerso che se non dovessero arrivare segnali positivi entro la prossima settimana, verrà proclamata una mobilitazione regionale.

Secondo Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil infatti, "il piano industriale presentato dall'amministratore unico lo scorso 10 dicembre, sul quale non è chiara la posizione dell'assessora Pili, non offre prospettive di continuità né di crescita e sviluppo. Quel piano prevede una riduzione degli organici, sopratutto tra le figure operative, cioè quelle che garantiscono la sviluppo di lavoro utile per la rendicontazione e quindi dei flussi finanziari che permettono il mantenimento economico della società".

"A questo si aggiunge la fuoriuscita di 109 lavoratori del bacino ex Ifras che seguirebbe all'attribuzione del bando internazionale per la gestione del Parco Geominerario", sottolineano i segretari Francesco Garau, Nino D'Orso e Pierluigi Loi spiegando che "in questo modo non solo sarebbe compromessa l'operatività di Igea, ma sarebbe anche impossibile, per la società Carbosulcis che ha in carico parte di quei lavoratori, svolgere i lavori di messa in sicurezza delle gallerie dell'ex miniera di carbone previsti dal piano di chiusura". A ciò si aggiungono le imminenti scadenze dei contratti dei lavoratori della miniera di Olmedo e il futuro incerto di quella di Silius.

Secondo Filctem, Femca e Uiltec deve essere scongiurata la possibilità di trasformare l'Igea in "mera stazione appaltante, perché significherebbe mettere nelle mani di aziende terze l'attività delle bonifiche che, invece, è importante siano svolte e gestite direttamente dalla Regione".
   

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