Ancora liti su Province ma intesa per balnearI

Sardegna

Concessionari in Consiglio, "vogliamo certezze per il futuro"

Slitta a martedì prossimo, 23 marzo, il via libera al testo unico degli Enti locali che porta a sei le Province e a due le Città metropolitane. E' quanto ha deciso la conferenza dei capigruppo presieduta dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais. Lo scoglio che la maggioranza non riesce a superare è sempre lo stesso: il commissariamento della Città metropolitana di Cagliari, necessario secondo il presidente della Regione, da evitare invece per Fratelli d'Italia. Lo scontro è fra due interpretazioni dell'articolo 4 del testo che prevede il passaggio dell'ente da 17 a 71 Comuni: secondo la Giunta, trattandosi di un allargamento dei confini superiore ai due terzi, è giusto commissariare l'attuale sindaco metropolitano Paolo Truzzu; da parte sua FdI - il partito del sindaco - ha presentato un emendamento per garantire che la transizione sia gestita da dalo stesso Truzzu.

ACCORDO SUI BALNEARI - Intesa di massima, invece, sugli altri due punti "critici": lo slittamento delle amministrative in autunno e il ritorno delle competenze sul demanio marittimo alla Regione. Uno strumento, quest'ultimo, che risolverebbe alla radice alcuni problemi come quello recente sulla mancata proroga da parte di alcuni Comuni, Olbia in testa, delle concessioni balneari al 2033. In realtà venti giorni fa la Regione aveva approvato una delibera per nomina dei commissari per le amministrazioni inadempienti, ma ancora il presidente Christian Solinas non ha firmato i decreti che ne ufficializzano il mandato. E oggi, i balneari dell'Associazione "Mari di Tarranoa" di Olbia hanno organizzato un sit-in davanti al palazzo del Consiglio regionale a Cagliari per chiedere "certezze per il futuro delle nostre famiglie che vivono da queste attività".
   

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