Province: la riforma costa 800mila euro, verso l'ok martedì

Sardegna

Concessioni demaniali marittime tornano in capo alla Regione

E' iniziata la discussione degli articoli del Testo Unico degli Enti locali che porta a sei le Province (Gallura, Nuoro, Ogliastra, Oristano, Medio Campidano e Sulcis-Iglesiente) e a due le Città Metropolitane (Sassari in aggiunta a Cagliari). L'approvazione finale è prevista martedì 9 marzo, intanto stamattina la commissione Autonomia presieduta da Pierluigi Saiu ha esaminato i trenta emendamenti presentati. Tra questi, uno della Giunta relativo al costo derivante dall'attuazione della riforma pari a 796mila euro. Dovrebbe essere approvata anche una proposta di modifica presentata da Psd'Az e Lega che sottrae ai Comuni e assegna alla Regione la competenza sul rilascio di tutte le concessioni demaniali marittime.

L'emendamento ha l'obiettivo di risolvere alla radice alcuni problemi come quello recente sulla mancata proroga, da parte di alcuni Comuni, Olbia in testa, delle concessioni balneari al 2033 stabilita con una legge nazionale. Un altro emendamento riguarda lo slittamento delle elezioni provinciali da luglio al 31 dicembre. Inoltre, il sindaco metropolitano di Cagliari dovrebbe poter gestire la transizione della Città Metropolitana da 17 a 72 Comuni. Infine non c'è ancora un accordo su un emendamento presentato da Giuseppe Meloni (Pd) e Giovanni Antonio Satta (Misto) per la modifica del nome della nascitura provincia della Gallura. I due propongono che sia battezzata come Provincia del Nord-Est.
   

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