Cagliari in caduta libera ma resta Di Francesco

Sardegna

È la seconda squadra più in crisi, peggio solo il Parma

DI STEFANO AMBU

Cagliari seconda squadra più in crisi del campionato. Non vince dal 7 novembre. Ma ora non sa più nemmeno pareggiare. Quattro le sconfitte consecutive: solo il Parma sta facendo peggio visto che con il ko con la Lazio ha allungato la striscia negativa arrivando a quota cinque. Il Crotone ultimo in classifica è "solo" a tre sconfitte di fila perché prima di Natale ha battuto proprio il Parma. L'ultimo punto conquistato dai rossoblu è stato quello contro l'Udinese alla Sardegna Arena lo scorso 20 dicembre.

Settimana corta perché il prossimo impegno è giovedì in Coppa con l'Atalanta. Sará turnover perché la priorità è il campionato. Poi due partite decisive per il Cagliari. E per Di Francesco. Contro la Fiorentina la squadra non è stata disastrosa. Ma la preoccupazione è proprio quella: c'è una sorta di blocco psicologico che impedisce alla squadra di fare bene e magari vincere anche quando le condizioni e il valore degli avversari lo consentono. E - seppure in maniera diversa - è quello che è successo con il Benevento e ieri con i viola. Per il momento il mister rimane in sella. Giulini potrebbe decidere di cambiare idea subito solo nel caso in cui dovesse rendersi conto che squadra e allenatore stanno andando in direzioni diverse. Altrimenti fiducia sino alla partita con il Genoa, vero e proprio spareggio al Marassi.

Sará l'occasione per fare il punto della situazione visto che con quella gara si chiude il girone di andata. In mezzo c'è il Milan: partita quasi impossibile, a rischio per Di Francesco, solo in caso di "imbarcata". Poi il Genoa. E la classifica racconta quanto sará importante quella partita: ieri il Grifone ha agganciato il Cagliari a quota quattordici. Ma per le due rossoblu c'è poco da ridere: sono quartultime a due lunghezze da Torino e Parma, terzultima e penultima.

"Naturalmente sono preoccupato per la situazione, io come tutti - ha detto il tecnico a fine gara - Cerchiamo di trovare le soluzioni giuste. Ci teniamo stretti la prova della squadra, anche se non è stata sufficiente per ottenere punti. Dobbiamo renderci conto che questa non è la classifica che meritiamo per quel che mostriamo sul campo. Dispiace non portare a casa niente, anche per il lavoro di preparazione che ci mettiamo durante la settimana".

Anche una questione mentale. "La paura fa parte del gioco, va affrontata e condivisa. Dobbiamo uscirne insieme perché con la paura addosso non si va da nessuna parte. Ci manca un pochino di serenità al momento di affrontare le partite, ma devo dire che la prestazione è stata all'altezza, siamo stati più compatti che in altre gare, la Fiorentina ha avuto un paio di occasioni, ma il gol è arrivato da una palla persa ingenuamente a metà campo. Non meritavamo questa sconfitta".

Attenzione anche al mercato: sembra fatta per lo scambio Faragó Calabresi con il Bologna. Il giocatore in arrivo è un centrale che si può adattare anche da esterno destro. L'anno scorso era all'Amiens in Francia (21 presenze, un gol) ma Mihajlovic non lo vede proprio: solo un'apparizione in questa stagione, 19 minuti contro l'Udinese.
   

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