S'Istrumpa si ferma per Covid, l'antica lotta va al tappeto

Sardegna

Ex lottatore, "decreto anche giusto ma rischiamo l'estinzione"

 S'Istrumpa, l'antica lotta sarda, aveva già anticipato il decreto del ministro Spadafora: d'estate, con la ripresa di due casi di Covid, i vertici della Federazione di Ollolai, in provincia di Nuoro, avevano deciso di sospendere l'attività per evitare problemi. Ora che il divieto è scritto nero su bianco in Gazzetta ufficiale, gli atleti di questa disciplina, che grazie al riconoscimento del Coni è diventata un vero e prorpio sport, non sono affatto sorpresi.

"Uno stop che non fa una grinza - spiega all'ANSA Giampiero Columbu, ex lottatore e attuale presidente della Federazione di Ollolai - d'altra parte nella nostra attività le distanze sono azzerate, e non è possibile andare avanti con allenamenti che non prevedano il contatto, che è l'essenza di questa antica tradizione". Un intervento congruo, dunque. "Ci penalizza, è vero - ammette Columbu - ma forse non si poteva fare altrimenti. L'unica riflessione è questa: noi cerchiamo di salvaguardare la tradizione della lotta sarda in tutti i modi. E non è così semplice convincere le nuove generazioni a venire in palestra.

Ora con il Covid rischiamo davvero l'estinzione". Adesso lla palestra è vuota. "Speriamo che si torni presto alla normalità, stiamo parlando di un bene culturale - chiarisce Columbu - che deve essere aiutato e salvaguardato". Scopo di S'Istrumpa non è fare male all'avversario ma usare la tecnica per buttarlo a terra. Non colpi che feriscono, ma spinta con le gambe, sgambetti, un pò tra lotta greco romana e judo. Il match si chiude quando uno dei due gherradori cade al suolo. E ora S'Istrumpa ha un nemico, il Covid: la vecchia lotta sarda le proverà tutte pur di metterlo al tappeto. È una questione di sopravvivenza.

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