Todde (Mise), "ora progetti concreti." Chimica verde in pole
C'è il via libera del ministero sul programma per l'attuazione del progetto di riqualificazione e riconversione industriale dell'area di crisi complessa di Porto Torres. Ora l'ultima parola sulla validità del piano di rilancio economico e industriale del nord ovest Sardegna spetta alla Corte dei conti, la cui pronuncia è attesa entro tre settimane. Ad annunciare quello che potrebbe essere il passo decisivo per il futuro dell'area industriale, in gran parte dismessa, è la sottosegretaria al Mise Alessandra Todde.
"Porto Torres ha finalmente il suo accordo di programma", annuncia, spiegando che l'intesa per la riqualificazione e riconversione del polo industriale "ha completato il suo iter ministeriale con la firma del ministro Stefano Patuanelli" e ora è in carico alla Corte dei conti "che risponderà in tempi certi, massimo venti giorni", precisa l'esponente del governo Conte.
"Sarà possibile quindi a breve effettuare il bando relativo.
Dopo tanta attesa, è una soddisfazione - commenta Todde - poter parlare finalmente di progetti concreti per l'area industriale di Porto Torres".
Questa è stata riconosciuta area di crisi industriale complessa con decreto del ministro dello Sviluppo economico il 7 ottobre 2016. Comprende i Comuni di Porto Torres e di Sassari.
Nel 2017 arriva la costituzione del Gruppo di coordinamento e controllo, che il 19 dicembre 2018 approva la proposta di PRRI dell'area di crisi industriale complessa del territorio di Porto Torres con l'obiettivo di promuovere iniziative imprenditoriali per la riqualificazione e riconversione del tessuto produttivo esistente, con particolare attenzione al settore della chimica verde e della bioeconomia, in un'ottica di economia circolare, favorendo il reimpiego di lavoratori fuoriusciti dal vecchio sistema produttivo. Previsto il finanziamento di programmi di investimento produttivo e di tutela ambientale che puntino decisamente sull'innovazione.