Porti: Cagliari, un'agenzia per salvare i 200 lavoratori

Sardegna

Tavolo al Mise con Todde, "lavoriamo anche per integrare Naspi"

Da un lato un approfondimento di tutti gli strumenti disponibili per integrare la Naspi, anche attraverso la formazione, garantendo nel breve periodo il reddito dei lavoratori; dall'altro l'ipotesi di istituire un'agenzia, come già successo per i porti di Taranto e Gioia Tauro, in cui possano confluire i lavoratori dopo l'esito della call per l'affidamento ai nuovi concessionari del terminal. Sono queste le novità emerse durante la videoconferenza al ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza del porto canale di Cagliari, dopo il rifiuto di Contship di prolungare per i 200 portuali la cassa integrazione per cessazione dell'atrtività nello scalo industriale del capoluogo sardo.

All'incontro, presieduto dalla sottosegretaria al Mise Alessandra Todde, hanno partecipato i rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, la Regione Sardegna, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, l'Autorità portuale, Invitalia e le sigle sindacali. "Nel corso di questi giorni, dopo il tavolo della scorsa settimana, ho interloquito con tutti gli attori per discutere le varie ipotesi da mettere in campo per garantire il futuro dei lavoratori. - spiega l'esponente del governo - Il Mise, con il contributo di tutte le parti coinvolte, ha delineato un percorso condiviso per permettere la risoluzione della vicenda nel minor tempo possibile. Seguiamo attentamente la vertenza approfondendo i due temi emersi oggi in parallelo e lavoriamo per riaggiornarci in tempi molto stretti così da definire un percorso condiviso. Il tavolo - annuncia Todde - sarà riconvocato entro una decina di giorni e il Mise continuerà a lavorare in sinergia come facilitatore istituzionale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati".

Nel frattempo si attendono gli sviluppi della call internazionale dell'Authority con il gruppo anglo-olandese che ha presentato un'offerta: si tratta della Pifim, società che lavora con la Port of Amsterdam International. Una apposita commissione tecnica sta già valutando la documentazione presentata per capire se tutti i requisiti per affidare la concessione sono in regola.
   

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