Tredici indagati per roghi nel Cagliaritano, anche arresti

Sardegna

Nei guai addetti a spegnimento, perquisizioni in corso

Il Nucleo investigativo regionale del Corpo forestale è impegnato in un'ampia operazione mirata a contrastare gli incendi che dall'inizio dell'estate stanno mettendo in ginocchio la Sardegna. Sono in corso decine di perquisizioni nelle zone di Pula, Sarroch e Villa San Pietro. Tredici le persone indagate, alcune di queste sono state arrestate. Da quanto si apprende, anche se non ci sono conferme ufficiali, sono addetti alle operazioni di spegnimento degli incendi stessi. Nel corso delle prime perquisizioni sono state rinvenuti parti di ordigni incendiari, armi, munizioni e selvaggina cacciata da poco.

 L'attività investigativa è partita a seguito dei numerosi incendi scoppiati nelle scorse settimane nel Cagliaritano. L'attività, coordinata dal pm Alessandro Pili, è ancora in corso.

ARRESTATO DIPENDENTE FORESTAS. È un dipendente dell'agenzia Forestas, il 40enne destinatario della misura cautelare eseguita dal Nucleo investigativo regionale del Corpo forestale regionale nell'ambito del maxi blitz, con perquisizioni a Sarroch, Pula e Villa San Pietro per contrastare il fenomeno degli incendi nel sud Sardegna. Il dipendente dell'agenzia regionale che si occupa del patrimonio boschivo, è un operatore addetto all'antincendio e adesso si trova in cella a Uta con l'accusa di incendio boschivo doloso e fabbricazione e detenzione di ordigni incendiari. Secondo quanto trapela è ritenuto responsabile di numerosi roghi avvenuti negli ultimi mesi nel Cagliaritano. Gli altri 12 attualmente sottoposti a indagine rischiano le accuse di incendio doloso, bracconaggio e detenzione illegale di armi e munizioni: nelle loro abitazioni sono stati rinvenuti e sequestrati fucili, armi illegali e selvaggina protetta appena cacciata.

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