Marijuana per 6mln di euro sequestrata in centro Sardegna

Sardegna

Estirpate due piantiagioni e arrestati i coltivatori-spacciatori

Due estese piantagioni di marijuana con 7mila piante e 26 chili di infiorescenze già raccolte e pronte per lo spaccio, sono state sequestrate dai carabinieri della compagnia di Macomer nelle camapagne di Montresta in due diverse operazione a partire dal giugno scorso. Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti anche un chilo di hashish e oltre 100 grammi di cocaina, droga che immessa sul mercato illegale avrebbe fruttato circa 6milioni di euro. Dopo alcuni mesi di indagini i militari hanno chiuso il cerchio arrestando i coltivatori delle due piantagioni: Simone Marchi, di 24 anni di Gavoi, Michele Chillocci, anche lui di 24 di Fonni, Giovanni Antonio Addis, di 19 di Bosa, e Antonio Pietro Piras, di 39 anni bosano. Tutti sono stati giaà trasferiti nel carcere oristanese di Massama in attesa dell'interrogatorio di garanzia. E' scattato invece l'obbligo di dimora a Gavoi per il 24enne Daniel Porcu.

L'accusa per tutti è di coltivazione, produzione e spaccio di marijuana, hashish e cocaina. L'indagine, coordinata dalla Procura di Oristano, ha visto sul campo oltre ai carabinieri alla compagnia di Macomer, i militari della stazione di Montresta e i colleghi delle stazioni vicine, il Reparto Squadriglie di Nuoro e i Cacciatori di Sardegna. I dettagli delle due operazione sono stati spiegati nel corso di una conferenza stampa nella sede del comando provinciale di Nuoro dal maggiore Giuseppe Castrucci, comandante della vcompagnia di Macomer. Tutto è inizato nel giugno scorso quando i militari della caserma di Montresta, hanno arrestato in località Monte Filighe Giuseppe Francesconi, 51 annie di Porto Torres, e Simone Marchi, di 24 di Gavoi, per la coltivazione di 2mila e 200 piante e la detenzione di circa 14 chili di infiorescenze. Pochi giorni dopo i carabinieri hanno scoperto in località Monte Crispu una seconda piantiagione con 5mila e 200 piante e 12 chili di infiorescenze, oltre a tende per bivacchi, radio e cellullari per il controllo a distanza dei terreni. Il lavoro di intelligence, gli appostamenti e le perquisizioni seguiti al sequestro delle piantagioni hanno consentito agli uomini dell'Arma di risalire e arrestare i responsabili.

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