Solinas non firma nuova ordinanza, vale ultimo Dpcm del governo
"Da quando è stato pubblicato il dpcm che ha confermato la chiusura delle discoteche è in corso un'interlocuzione con il comitato tecnico scientifico della Regione che sta valutando la situazione con estrema attenzione, considerato ciò che è successo a Carloforte dove i contagi si sono realizzati all'interno di una struttura". Così, intervenendo nell'Aula del Consiglio regionale, il governatore Christian Solinas che il 15 luglio scorso aveva adottato un'ordinanza - poi scaduta il 31 dello stesse mese - che riapriva le sale da ballo aIl governatll'aperto.
"La Giunta - ha precisato - non ha mai detto che vi sia in elaborazione un'ordinanza che chiude le discoteche, l'unica certezza è che il dpcm del premier Conte chiude le discoteche a livello nazionale, lasciando la possibilità alle Regioni di valutare un'apertura sulla base di considerazioni tecnico-scientifiche e non solo politiche". "Stiamo anche valutando - ha aggiunto Solinas - se sia percorribile una modalità sostenibile che integri i controlli a cui devono partecipare le altre componenti dello Stato, cioè Prefettura e Questura, che ci devono dare una mano nella fase delle verifiche agli ingressi in modo che non vi sia un rilassamento totale rispetto alle misure di sicurezza".
In queste ore, ha sottolineato il governatore, "stiamo cercando una sintesi tra tutte queste esigenze tecnico-scientifiche, sanitarie e di controllo, anche per non pregiudicare tutti gli investimenti fatti nel settore e la ripresa cui assistiamo dal punto di vista turistico dopo mesi di chiusura". E' chiaro però, ha concluso, che "non possiamo mettere in secondo piano il principio della tutela della salute pubblica che deve restare l'obiettivo fondamentale".
ORDINANZA APERTURA NON PROROGATA - Discoteche all'aperto chiuse in Sardegna con decine di serate già programmate nei locali delle località turistiche più gettonate che dovranno saltare nella settimana di Ferragosto. 'ordinanza del 15 luglio che le riapriva è scaduta il 31 luglio e, al momento - apprende l'ANSA da fonti della Giunta - non è in programma alcun provvedimento di proroga. Così, valgono le regole stabilite a livello nazionale dall'ultimo Dpcm del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che venerdì scorso ha prorogato fino al 7 settembre le misure restrittive per contenere il contagio da coronavirus confermando la chiusura delle sale da ballo all'aperto.
L'aumento dei contagi in alcuni centri turistici ha già portato i sindaci a firmare proprie ordinanze di chiusura delle discoteche con divieti anche sulla somministrazione di alcolici dopo mezzanotte nei locali, una vera e propria stretta alla movida. E' il caso di Carloforte, l'isola sulla costa sud occidentale dell'Isola dove, dopo i primi casi positivi tra i ragazzi che avevano frequentato discoteche e feste private, una cinquantina di persone sono in isolamento domiciliare e il sindaco ha deciso di procedere con tamponi a tappeto: oltre 400 quelli effettuati finora. Altri sindaci, per esempio quello di San Teodoro, erano pronti a seguire il collega di Carloforte, ma ora la mancata proroga dell'ordinanza regionale rende inutile ogni altro provvedimento amministrativo dei singoli comuni.
Con l'ordinanza di metà luglio il presidente della Regione Christian Solinas aveva dato l'ok anche allo svolgimento di sagre, fiere e feste paesane all'aperto, che adesso non dovrebbero più tenersi perché il Dpcm prevede che restino sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni fissate per contrastare la diffusione del contagio.
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