Decisione azienda dopo riduzione del lavoro a Domusnovas
(ANSA) - CAGLIARI, 21 LUG - Poco lavoro alla fabbrica di armi di Domusnovas. E la Rwm prende provvedimenti: dal primo agosto non sarà rinnovato il contratto a circa 80 lavoratori a tempo determinato. Una quota- spiega l'azienda- che si va a sommare agli altri 110 a cui non è stato possibile dare continuità lavorativa dallo scorso ottobre.
Sempre a partire da agosto inizierà la cassa integrazione per circa 90 lavoratori fino almeno alla fine di settembre. Nei prossimi giorni- sottolinea la Rwm- ci sarà un incontro con i sindacati per richiedere l'attivazione della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per estendere tale periodo.
"L'ammortizzatore- precisa lo stabilimento - permetterà di scongiurare il rischio di apertura di una procedura di mobilità, aiutandoci, così, ad attendere il momento della ripresa. In ogni caso, per essere pronti alla sicura ripresa e assicurare futuro all'azienda , proseguiranno con il pieno sostegno del Gruppo gli investimenti per i nuovi impianti, con l'obiettivo di completarli prima possibile; in questo modo, al momento opportuno, saremo più competitivi e rapidi nell'offerta di nuove forniture".
Speranze, ma anche una riflessione: "È decisamente amaro- questo il commento dell'azienda - avere contratti importanti, che potrebbero dare lavoro ad altre 300 persone, ed essere obbligati a rimediare agli effetti del loro blocco". Il riferimento riguarda la sospensione, fino a un massimo di 18 mesi, delle licenze di esportazione per bombe d'aereo verso l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Poi ci si è messo di mezzo anche il Covid. Risultato: "Circa l'87% dell'attuale portafoglio ordini è non producibile, in quanto relativo ai contratti sospesi con Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Del restante 13% di ordini eseguibili, nessuno proviene dal Ministero della Difesa Italiano. Aggiungo che con quest'ultimo nulla è oggi in vista o anche solamente in discussione. Eppure, a luglio dell'anno passato, il Ministero dichiarò, in risposta a interrogazione parlamentare, che "RWM Italia rappresenta un asset strategico per il Dicastero e per il Paese" Al 31 luglio 2020, avremo terminato tutte le produzioni inerenti ai contratti eseguibili in essere e che, da quella data, non saremo per mesi impegnati a Domusnovas in regolari attività produttive, se non brevi e saltuarie".
Lavoratori in fibrillazione. Stamattina si è svolta un'assemblea: "In questo momento- si legge in una nota- c'è ben poco da gioire, se non per qualche associazione, anzi la preoccupazione è alle stelle dato che, in mancanza di risposte, è il preludio della chiusura della fabbrica". (ANSA).