Nasce app per info multilingue Grotta di Domusnovas

Sardegna

Da sabato18 sarà attiva, oltre alle visite guidate

Una passeggiata di 850 metri dentro una galleria naturale guidati da una App multilingue audio e video accessibile attraverso un Qrcode per godere in autonomia e con il proprio smartphone del fascino della Grotta di San Giovanni a Domusnovas, riaperta di recente.

"L'app entra in funzione sabato 18 luglio. Si aggiunge alle tradizionali visite guidate in orari stabiliti e accessi limitati nel rispetto delle norme sul distanziamento", spiega Maria Roberta Cadoni del Consorzio Natura Viva che gestisce il sito. Dopo il lungo intervento di recupero e messa in sicurezza - illuminazione, pavimentazione con materiali ecocompatibili, videosorveglianza-il percorso che dalla galleria naturale sfocia alla foresta del Marganai è a disposizione dei visitatori. "Con 2,2 milioni di euro diamo nuova vita al sito simbolo di Domusnovas - sottolinea il sindaco Massimo Ventura - un gioiello da valorizzare in chiave economico turistica sostenibile".

E' dotata di biglietteria, punti informazioni e ristoro e servizi igienici. Dell'utilizzo umano sin dall'era preistorica restano testimonianze evidenti. "E'la più lunga galleria naturale carrabile al mondo-spiega Angelo Naseddu, speleologo - era un'arteria importante per l'economia locale tanto da giustificare il pagamento di una tassa per il transito.

Verosimilmente potrebbe essere la prima strada a pedaggio del Regno d'Italia". Le foto d'epoca mostrano carri a buoi che la percorrevano per il trasporto di minerali e legname. Ci passavano le auto fino al 1998 quando fu chiusa al traffico e un anno dopo dichiarata Monumento Naturale. Le tracce portano indietro fino al Neolitico. Nel 1972 fu rinvenuto un rarissimo manufatto in ceramica decorato con elementi geometrici, esposto nella Biblioteca comunale. Ai due ingressi della Grotta sono visibili i resti di mura ciclopiche di fattura prenuragica. Il sito è una testimonianza della storia geologica e naturalistica del territorio. I massicci montuosi o rocciosi sono le terre emerse più antiche d'Europa. Nella parte visitabile si viene accolti all'interno dell' ecosistema carsico, colpiti dall'ampiezza degli spazi monumentali con decorazioni e sculture spontanee di rocce risalenti a mezzo miliardo di anni fa, con stalattiti e stalagmiti di notevole interesse, spettacolari vasche di carbonato di calcio e colate. Ma aldilà dell'occhio del visitatore "sono presenti antri, pozzi, bacini idrici sotterranei, cunicoli inaccessibili dove vivono specie endemiche di importanza comunitaria", afferma Giovanni Paulis, guida ambientale del Consorzio.

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