Corecom, lente su emittenti per Life 120

Sardegna
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Nuove contestazioni per programma Panzironi

 "Adriano Panzironi e il suo programma al centro di nuove contestazioni. Presto sarà avviato un procedimento nei confronti di tutte le emittenti locali private che continuano a ospitare format e pubblicità della discussa dieta "Life 120" da lui promossa". Lo rende noto il Corecom Sardegna, il Comitato Regionale per le Comunicazioni, che su iniziativa dell'Agcom e ai comitati delle altre regioni, procederà in Sardegna nell'ambito delle sue competenze.
    "Panzironi, che risulta essere sotto processo per abuso della professione medica, approfittando dell'emergenza Covid-19, sta dedicando parte della sua programmazione a 'quello che non ti hanno detto sul coronavirus', consigliando ai telespettatori l'uso di prodotti commercializzati dalla sua società, per prevenire l'infezione, con la conseguente diffusione di informazioni fuorvianti e scientificamente infondate anche su altre patologie, su possibili cure o modalità di prevenzione delle stesse", spiega la presidente del Corecom Susi Ronchi.
    L'Agcom sottolinea "la gravità di questo comportamento anche in considerazione dell'emergenza sanitaria e del momento drammatico che sta attraversando il nostro Paese e, per questo, intende disporre, come nei suoi poteri, procedimenti sanzionatori nei confronti delle emittenti che, trasmettendo questi spot, stanno reiterando una condotta la cui gravità è già stata segnalata". Pertanto il Corecom Sardegna ricorda alle emittenti radiotelevisive locali, "alle quali va riconosciuto il lodevole impegno al servizio della comunità regionale in questa situazione di grave difficoltà, l'esigenza di continuare a garantire un'informazione che sia non solo tempestiva e capillare, ma anche autorevole e verificata. A tal fine ripropone il decalogo con i suggerimenti per sconfiggere il virus delle fake news a tutti i cittadini, che hanno il diritto di essere informati in modo corretto dai media e attraverso i social network, ma che hanno anche una responsabilità individuale nel saper distinguere la buona informazione da una pericolosa disinformazione".(ANSA).
   

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